Un grande momento di festa ma soprattutto di confronto e condivisione quello che ha unito questa mattina gli artisti del cinema e del teatro italiani a 1200 studenti e insegnanti di tutta Italia. Da Napoli a Roma, da Firenze a Bologna, da Barletta a Verona, tutti insieme per l’evento di chiusura della prima edizione del Progetto Sperimentale “UNITI PER LA SCUOLA” lanciato a novembre del 2021 da U.N.I.T.A. – Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo insieme a Fondazione Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello e Alice nella Città, con il supporto del Ministero dell’Istruzione e del Ministero della Cultura e con la supervisione del CPP, Centro Psicopedagogico di Daniele Novara.
“Esprimiamo grande gioia e soddisfazione per questo primo anno di sperimentazione dopo il periodo buio trascorso in questi anni abbiamo sentito il bisogno e la necessità di fare qualcosa per una generazione particolarmente colpita e spaesata – ha dichiarato Giorgio Marchesi, presente questa mattina al Cityplex Doria di Roma per dialogare con docenti e ragazzi prima delle proiezioni di “Il bambino nascosto” di Roberto Andò, “Ennio” di Giuseppe Tornatore e “Freaks out” di Gabriele Mainetti -. Così, dopo aver consultato alcuni pedagogisti abbiamo pensato che la cosa migliore fosse di passare alcuni nostri strumenti a chi, più di ogni altro, è a contatto con i ragazzi: i docenti. Grazie a due partner d’eccezione, abbiamo selezionato alcuni dei nostri migliori formatori che hanno lavorato con gli insegnanti per proporre alcuni argomenti del programma didattico utilizzando linguaggio cinematografico e teatrale. Chiudiamo in sala con una festa!”.
Al Doria insieme a Giorgio Marchesi anche Piera Detassis, Presidente della Fondazione Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello, Fabia Bettini e Gianluca Giannelli, Direttori di Alice nella Città, il Sottosegretario di Stato per la Cultura Lucia Borgonzoni, l’attrice Chiara Tomarelli in rappresentanza di U.N.I.T.A., lo sceneggiatore di “Freaks Out” Nicola Guaglianone e la montatrice del documentario “Ennio” Annalisa Schillaci.
“Sono molto felice di essere qui oggi perché il percorso che state facendo è importantissimo per voi e anche per noi che amministriamo – dichiara il Sottosegretario Lucia Borgonzoni -. È importante innanzitutto perché rimette al centro le sale cinematografiche, che spero tornino presto ad essere piene. Luoghi magici, in cui vivere – come in nessun altro posto – l’esperienza di immergersi in un film e di emozionarsi con la sua storia. Ed è importante perché vi avvicina all’audiovisivo, linguaggio che sarà per voi utile per apprendere al meglio tutte le altre materie, ma anche per approcciare i mestieri di domani. Ecco perché il Ministero della Cultura sta investendo molto nell’audiovisivo affinché diventi materia di studio in tutte le scuole, per un approfondimento di ogni sua sfumatura e declinazione. Con il terzo Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola sono stati stanziati ben 54 milioni di euro. I bandi si sono conclusi da poco e sono arrivati più di mille progetti a dimostrazione della forte attenzione per l’educazione alle immagini. Il futuro è anche comunicazione per immagini e passa proprio da qui, da voi”.
Ma non solo nella Capitale, anche a Firenze, Bologna, Napoli e Barletta gli attori di U.N.I.T.A. Vittoria Puccini, Maurizio Lombardi, Cristiana Dell’Anna, Giuseppe Pirozzi, Carlotta Natoli, Paola Lavini e Stefano Pesce hanno partecipato con entusiasmo agli incontri che hanno preceduto le proiezioni dei film scelti insieme al David di Donatello per ribadire l’importanza dell’arte cinematografica come fonte di ispirazione, riflessione e condivisione e per porre l’accento sul tema della formazione e sul notevole contributo che ha avuto entrare nella scuola contaminandone e arricchendone il linguaggio e le metodologie.
La sperimentazione ha interessato gli istituti di primo e secondo grado di 10 città. “E’ stato un vero successo – dichiara Vittoria Puccini -. Ha evidenziato come con semplici aggiustamenti pedagogico-cognitivi e con il supporto di nuovi sistemi linguistici legati al campo della cinematografia e del teatro, i ragazzi si siano rapidamente interessati e via via entusiasmati a un più creativo svolgimento del programma”. “Per me l’arte salva la vita – aggiunge Maurizio Lombardi – E’ una scuola di vita in sé perché la parola arte contiene il concetto di insegnamento, quindi qualsiasi iniziativa consenta a un giovane di avvicinarsi alle sue diverse forme, che sia la pittura, la scultura, la fotografia, il cinema soprattutto, devono essere sostenute perché consentono loro di trovare una via maestra e di confrontarsi con se stessi e con gli altri”.
“E’ la prima volta che attori, pedagogisti e specialisti della cinematografia e del teatro scelgono di collaborare attivando una sperimentazione a sostegno dell’innovazione didattica che consenta agli studenti di tornare a essere protagonisti del sapere – aggiunge Carlotta Natoli a Barletta insieme a Paola Lavini – Cerchiamo con questo progetto di tornare a dare un impulso vitale e nuovo entusiasmo a docenti e studenti schiacciati dal peso dei doveri amministrativi e vogliamo riaprire lo spazio dell’immaginario che abbiamo colpevolmente sottratto ai nostri giovani. Restituire la possibilità di sognare creare e collaborare in un percorso sinergico che li coinvolga e li stimoli è per noi un dovere etico imprescindibile”.
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