La Pixar parla italiano!

L’ultima fatica di casa Pixar è un film di animazione interamente ambientato in Italia! Il regista è un ligure doc, Enrico Casarosa che fa il suo debutto in lungometraggio (dopo i vari corti e una nomination agli Oscar per il corto animato La Luna) con Luca, una pellicola spensierata, ambientata in un paesino della Liguria negli Anni Settanta.

Disponibile gratuitamente su Disney+ dal 18 giugno, la pellicola di animazione è un omaggio al nostro paese che mette in mostra tutti i sapori, colori e i colori dell’Italia. Un film genuino, puro, cristallino che parla di spensieratezza, di diversità, ambientata in una magica sessione estiva. Un viaggio all’insegna della scoperta, dell’avventura e della formazione. Da guardare con tutta la famiglia che colpirà per la sua allegria e positività.

La storia è ambientata nel Mar Ligure, negli Anni Settanta, in fondo al mar ci sono i pesci e dei mostri marini. Luca e i suoi genitori sono delle creature marine che vivono tranquillamente la loro vita sott’acqua. Temono gli umani e si tengono alla larga da loro. Questi strani esseri marini, quando raggiungono la superfice, una volta asciutti, si trasformano in esseri umani. Luca incuriosito dalla vita sulla terraferma incontra un coetaneo che ha abbracciato la vita degli umani, Alberto. Diventano inseparabili e insieme sognano mille avventura e di girare il mondo con una Vespa. Il problema è che non hanno soldi per comprarla perciò, i due ragazzi si addentrano nel paesello vicino e fanno la conoscenza della coetanea Giulia. I ragazzi fanno amicizia e decidono di fare squadra per cercare di vincere nella corsa del paese.

Luca non è solo un film di genere ma al suo interno ci sono numerose chiavi di lettura ed è un prodotto stratificato che parla di tante cose. Nel suo complesso, a livello di genere, è un film d’avvenuta, un viaggio alla scoperta del mondo e di sé. Quindi utilizza un percorso a tappe, dove i protagonisti apprendono qualcosa sulla vita. Intraprendono un viaggio colorato alla scoperta delle bellezze del creato, per mettere in risalto tematiche universali che parlano di diversità e di tolleranza.

Per Luca il viaggio nel mondo degli umani è percorso di formazione, un arco di crescita dove il “macguffin”, il motore della storia, viene racchiuso da un’icona italiana degli Anni Settanta: la mitica Vespa. Per Luca e Alberto, la vesta è sinonimo di libertà (come lo fù per molti italiani dell’epoca).

Luca passa ad essere un ragazzino impaurito sull’ignoto mondo in superfice ad apprende le bellezze e la vita del mondo degli umani. Inizia la sua maturazione e compie il suo primo passo verso una fase pre-adulta, di indipendenza, acquisendo sicurezza e fiducia in sé stesso. A rompere lo stato di routine di Luca ci pensa Alberto, un suo coetaneo che è l’esempio di “cattiva compagnia” che lo spinge nella vita umana e lo incoraggia ad avventurarsi verso l’ignoto, saziando la curiosità del giovane verso un modo diverso dal proprio. Insieme si fanno coraggio e  collaborano, diventando insuperabili. 

Uno dei temi centrali del film è la diversità. Da sempre l’ignoto fa paura e crea stati di intolleranza e di violenza. Si fa fatica a comprendere chi è diverso da noi e perciò, spesso, è più facile inquadrare il “diverso” come un nemico piuttosto che percorrere una via di tolleranza e comprensione, mettendosi nei panni dell’altra persona. Luca racconta molto bene queste dinamiche, abbattendo le difficoltà con una storia genuina, semplice, comprensibile da tutti, che ha come protagonisti dei ragazzini che iniziano a comprendersi quanto iniziano a conoscersi, a capirsi e a vivere insieme.

Nel film viene mostrata tutta la purezza e la genuinità dell’amicizia, della giovinezza dove i rapporti si istaurano con semplicità e senza pregiudizi. Occhi positivi, tolleranti, dove il diverso viene visto con curiosità e non come timore; come una possibilità di accresce ed espandere i propri orizzonti e comprendere qualcosa di nuovo. La conoscenza è un altro aspetto importante di Luca in quanto mette in risalto la voglia di imparare e di apprendere sempre più per comprendere e vivere appieno tutti i misteri del mondo. C’è il lato pionieristico, di proiezione verso il futuro e di guardare al domani con occhi di bramosa conoscenza.

Questi aspetti vengono resi con molta semplicità e le questioni più complesse vengono trattate in maniera diretta, facendo passare un messaggio universale, di facile comprensione, che però sottopelle mette in mostra pensieri profondi. C’è tanto calore e umanità tra i personaggi principali. Forse le dinamiche tra i vari personaggi vengono un po’ rese semplici ma tale scelta è idonea con il periodo storico, gli Anni Settanta, una decade che aveva ancora un’aria naif, ingenua, semplice. Un periodo ancora genuino, meno contaminato da egoismo e da sentimenti di prevaricazione personale.

Il film è anche un inno al ritorno della spensieratezza, di vivere in prima persona un’avventura di vita, di mettersi in cammino e conoscere nuovi posti e persone. Muoversi, apprendere, imparare, guardare, vivere, sentire profumi e coltivare amicizie reali.

Luca si conferma un ottimo prodotto filmico idoneo sia a grandi che piccini. Il lato spensierato giova al periodo nefasto che stiamo vivendo ed è una boccata di ottimismo e allegria. Nostalgico, divertente e con personaggi principali ben delineati. I mostri marini con la rappresentazione delle nostre più oscure paure umane. Una pellicola ricco di numerosi spunti interessanti e nel suo complesso soddisfacente.

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