Arriva su Prime Video il ventisettesimo film dell’attore/regista Carlo Verdone, Si vive una volta sola. Lungometraggio che arriva dopo un anno in quanto era previsto in sala nel febbraio/marzo 2020. La pandemia ha stravolto tutto e perciò la pellicola arriva direttamente in streaming gratuito sul portale di Amazon. Questo nuovo lungometraggio ci presenta un gruppo alle prese con la goliardia, con gli scherzi dove il protagonista è una équipe medica, un team legatissimo nel lavoro e nella vita, alle prese con lo smarrimento generale della vita. Pellicola che arriva due anni dopo Benedetta Follia e che porta l’attore/regista romano ad orientarsi su registri comici a lui poco congegnali.

I protagonisti della storia sono tutti professionisti, un nucleo tanto affiatato in ambito lavorativo quanto smarriti e deludenti nella vita privata. Umberto Gastaldi è il leader del gruppo medico, la strumentista Lucia, l’anestesista Amedeo e il suo assistente Corrado. Insieme formano un eccellente team, affiatato, serio, professionista e meticoloso. Seri al lavoro e burloni e giocherelloni all’esterno dove la loro vittima preferita è il loro ingenuo collega Amedeo. Gli fanno scherzi creati ad hoc e lo prendono costantemente in giro. La loro vita cambia improvvisamente quando ad Amedeo viene trovato un mare incurabile.

La pellicola è una commedia che si rifà alla goliardia e cita ampiamente il cult Amici Miei. C’è tanto umorismo toscano, con tantissime zingarate. Piena di cialtronerie e con screzi beceri di dubito gusto. Si rifà a cult della commedia all’italiana, tuttavia a Si vive una volta sola manca il lato amaro, quello riflessivo, il risvolto agrodolce, quasi drammatico che porta ad una riflessione generale. La dimensione drammatica c’è nel film ma si perde nelle gag becere che fanno ridere e anzi, rendono il film un’accozzaglia di battute vecchia scuola che poco si addicono al cinema di Carlo Verdone. Costruita per scenette mal concepite e strutturate. Si rifanno alla tradizione godereccia quasi da cinepanettone che sono poco inclini alla verve grottesca e ironica di Carlo Verdone. Parti imbarazzanti, in cui emerge una comicità grossolana e infarcita di siparietti dozzinali. Manca lo spunto sull’attualità e il risvolto agrodolce sulla vita. SI vive una volta sola è fuori sincrono con la contemporaneità e sembra appartenere ad un’epoca passata, vecchia, che ha pochi riferimenti con il mondo odierno. Non si ride, non si piange, non si riflette e non intrattiene.

Si vive una volta sola è una brutta commedia poco incline alla comicità verdoniana. Mal concepita e scritta. Tanti siparietti comici poco divertenti che non prendono in quanto si rivelano squallidi e beceri. Sembra quasi un cinepanettone, focalizzato su aspetti poco aderenti alla contemporaneità. Non riesce a trovare il giusto modo per raccontare la sua storia. L’unica cosa positiva è l’alchimia tra i vari protagonisti che è il vero cuore del film. Per il resto: risate superficiali figlie di una comicità sboccata prima di risvolto amaro, malinconico che sarebbe stato necessario per catalizzare tutta la drammaticità del nucleo protagonista. Prodotto grossolano, senza spessore, senza idee e che dimostra quanto sia in declino la carriera di Carlo Verdone.

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