Alex Rider sbarca in forma seriale su Prime Video, tuttavia è impossibile dimenticare l’omonimo lungometraggio del 2006, in quanto ha presentato per la prima volta il personaggio in un audiovisivo. Il film aveva un grande cast (Ewan McGreagor) ma fu fagocitato della finestra distributiva dell’epoca (dove nello stesso periodo uscirono film di livello), la pellicola basata sui libri di Anthony Horowitz, incentrata su una spia adolescente, finì nel dimenticatoio. Dire che aveva un potenziale enorme e non era così male. A livello letterario il ciclo di Alex Rider è composto da ben 13 libri, pubblicati tra il 2000 e il 2020 e ha ottenuto un ottimo successo puntando ad target Young Adult . Fortunatamente, Amazon ha deciso di riesumare il personaggio, adattandolo per la forma audiovisiva più seguita degli ultimi anni: le serie tv.
Dopo qualche mese di ritardo (in alcuni paesi la serie è uscita prima) vengono rilasciati anche nel nostro paese tutti e otto episodi che compongono la prima stagione della serie incentrata sull’adolescente Alex Rider. La composizione è di breve durata con una stagione corta e con episodi di breve durata che durano 40-44 minuti. Lo sviluppo viene affidato allo showrunner Gary Burt, con l’ausilio dello stesso Horowitz, che ha deciso di distanziarsi del lungometraggio, adattando il secondo libro della serie. L’unico elemento rimasto è l’incipit, l’origine del tutto, ovvero la morte dello zio di Alex, Ian. Quell’evento è il pretesto per dare vita ad una spy story interessante e focalizzata ad un target giovanile. Un teen James Bond.
La storia è avvincente, appassionante e ha un buon ritmo narrativo. Non c’è nulla di originale nella storia di questa prima stagione, ma si rivela una buona trama. Ci sono tanti espedienti e tematiche già sfruttate in numerose serie e perciò, non viene apportato nessun elemento fresco, di originalità. Spesso la storia non sorprende e non ha nulla di peculiare, ma si rivela di intrattenimento. Semplice, snella e sintetica. Pur essendo un prodotto destinato a ragazzi, la serie non disdegna a cimentarsi con scene e atmosfere quasi da horror con momenti di forte tensione e impatto. Momenti di forte intensione in un buon adattamento, ammodernato per piacere ai ragazzi di oggi, veloce, breve e godibile. Essendo un prodotto teen/young adult lo show alterna momenti da spia con le classiche situazioni liceali: il ballo scolastico, il rapporto con le ragazze, i conflitti con i migliori amici. C’è la giusta alternanza tra momenti comici e drammatici. Quindi, da questo punto di vista, è ben bilanciata e l’equilibrio tra questi due generi è ben dosato. La chiave di “mattatore” è affidata al migliore amico di Alex, Tom che si rivela colui che offre suggestioni di gag e da commedia. La cosa interessante della serie è che è ben misurata. La serie trova il giusto tono per rapportarsi con i suoi spettatori di interesse. Pochi elementi narrativi ma buoni. Si fa forte di un mix dramedy che è stato sfruttato da due filoni cinematografici: la nuova interazione di Spider-Man ed in particolare, strizza l’occhio alla serie fumettistica/cinematografica Kingsman.
Complessivamente, Alex Rider la serie si conferma un buon prodotto di intrattenimento per ragazzi. Veloce, ben dosata, semplice e sintetica, la serie si fa forza di una prima stagione di breve durata che permette di fornire un buon intrattenimento. I personaggi vengono esplorati in modo essenziale e l’alternanza di elementi teen con trovate da spia rendono la storia accattivante e permettono una presa emotiva sui giovanissimi che si possono immedesimare o sognare. Lo show ha tantissimo potenziale e questa prima stagione permette di evidenziare tutte le sue possibilità narrative. C’è tanto da dire, da esplorare, sul personaggio. Contenti che Amazon abbia già effettuato il rinnovo per una seconda stagione.
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