Probabilmente non aveva bisogno di conferma, ma oggi il regista dei Guardiani della Galassia James Gunn ha confermato a un fan su Twitter che, sì, l’apparizione in cui Stan Lee fornisce delle informazioni agli osservatori è stata ispirata dalle teorie dei fan secondo cui l’onnipresente Lee era, in effetti, un osservatore stesso.

Il cameo, apparso in Guardiani della galassia vol. 2, divenne immediatamente un memento utopico e tra i preferiti dai fan e portò ad altre teorie che si accumulavano in aggiunta a quelle già esistenti dal quale Gunn aveva tratto ispirazione. L’ultima manciata di cameo di Lee è un po ‘agrodolce ora che il leggendario creatore di fumetti è scomparso, ma quelli migliori continueranno senza dubbio a essere le scene preferite dai fan per gli anni a venire.

La conversazione è nata oggi dal tweet di Gunn che ha reso un canone della teoria dei fan non perché era un intento originale, ma perché era bello e proveniva da un bambino. Un altro fan ha risposto che più cineasti dovrebbero abbracciare quel genere di cose.

“A volte, certo”, ha twittato Gunn. “Ad esempio, la connessione di Stan Lee con gli Osservatori in Vol. 2 è stata sicuramente ispirata dalle teorie dei fan”.

Nell’universo Marvel (fumetti), gli osservatori sono la razza più antica e avanzata del cosmo che studia razze minori. 

Fonte: CB

 

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