Dal 5 al 15 giugno, arrivano on-line grandi biografie e le migliori storie cinematografiche di vita. Dal primo giugno sarà possibile prenotare un posto nella sala virtuale del festival, accedendo al sito www.mymovies.it e creando un account. Sarà possibile fruire la visione nell’arco delle 24 ore successive all’inizio della proiezione.
I film e gli incontri con gli autori saranno disponibili gratuitamente, in lingua originale con sottotitoli in italiano, per tutte le persone che si collegano alla piattaforma dal territorio italiano. Maggiori informazioni saranno disponibili sul sito biografilm.it nei prossimi giorni.
Biografilm Festival si svolge con il contributo dell’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna.
Arte e Musica, come sempre, protagoniste del festival
Torna anche quest’anno la sezione Biografilm Art & Music, amata e attesa dal pubblico del festival e ricca di racconti di vite eccezionali. Dalla fotografia, alla musica, all’arte, alla pittura, alla letteratura, al cinema, i film proposti raccontano storie intense e vere.
Cosa significa essere artista? Qual è la realtà di chi dedica la propria vita all’espressione artistica?
Nei film della sezione Art & Music, gli artisti e le artiste si auto-raccontano, con la loro voce oppure attraverso la propria arte, con il messaggio che lasciano al mondo tramite la propria opera.
Il comitato di selezione di Biografilm festival ha scelto di mettere insieme piccole e grandi produzioni da tutto il mondo, biografie di mostri sacri e di persone poco note che assieme compongono un quadro armonico che abbraccia territori e continenti diversi, dall’Emilia-Romagna alla Cina. Accomunati dall’amore per la vita da artista, i protagonisti di questi film ci fanno entrare nei loro mondi e nella loro potente immaginazione.
I titoli e le sinossi di Biografilm Art & Music:
Abbas by Abbas, di Kamy Pakdel (Francia, 2019, ’53), anteprima internazionale
Abbas, fotografo icona membro della Magnum Agency, ha seguito tutti i principali eventi che hanno scosso il mondo dagli anni Settanta fino ai giorni nostri. Abbas è stato testimone diretto degli eventi mondiali più drammatici rappresentandoli da vicino con grande coraggio. Per la prima volta, diviso per diversi percorsi tematici (violenza, caos, ossessione…), il film dipinge i tratti di un osservatore del mondo e cattura le ultime parole di uno dei più importanti fotografi di tutti i tempi, scomparso nel 2018.
Gli anni che cantano, di Filippo Vendemmiati (Italia, 2020, ’90), anteprima mondiale
Il progetto è stato sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna, e racconta la storia de “Il Canzoniere delle Lame”, gruppo bolognese di musica politica e impegno sociale. Dall’epoca hippies e post ’68 di Parigi fino a Bologna dove, in partenza verso una destinazione ignota, si ascoltano i primi dialoghi tra i giovani musicisti Jack (Le Altre di B), Albi (Lo Stato Sociale), Janna Carioli e gli altri ex componenti del Canzoniere delle Lame. Il racconto parte in Francia e ci trasporta in piazza Nettuno a Bologna, poi al Palasport, in un teatro cittadino, lungo le strade di campagna e le Feste dell’Unità dell’Emilia-Romagna… Uno spazio occupa la stazione di servizio del Cantagallo di Sasso Marconi (Bologna) dove, nel 1971, l’onorevole Almirante venne contestato dai lavoratori. Su questo episodio il Canzoniere scrisse una canzone che divenne famosa. Ripercorriamo tutta la storia come in un tour scanzonato e nostalgico. Distribuzione Genoma Films.
Being Eriko (Erikos verdener), di Jannik Splidsboel (Danimarca, Norvegia, 2020, ’75), anteprima internazionale
Da Kobe a Copenaghen, seguiamo l’evoluzione della pianista giapponese da spirito “pulito ed educato” a spirito libero. Per l’artista Eriko Makimura gli opposti si attraggono. Dopo aver eccelso nel suo percorso di pianista classica, Eriko cerca di distinguere la propria identità dal titolo professionale e di liberarsi del suo passato. La sua arte e le sue performances uniscono grottesco, delicatezza e raffinatezza. Eriko deve però pagare a caro prezzo il suo perfezionismo. Dopo essere stata cresciuta a suon di regole e disciplina e avendo trascorso un’infanzia piena di frustrazioni, sognando la possibilità di una vita altrove, Eriko sta finalmente percorrendo il cammino della ricerca e accettazione di se stessa – e di riconciliazione con la sua passione per il pianoforte. La musica, la potenza femminile, i conflitti e le contraddizioni culturali: ecco cosa significa essere la straordinaria pianista giapponese Eriko Makimura.
Half Dream (Ban Meng), di Dandan Liu (Germania, 2019, ’86), anteprima internazionale
A dieci anni dalla laurea all’Accademia di Belle Arte di Pechino, la regista Dandan Liu decide di andare a far visita a tre dei suoi ex compagni di classe, spinta dall’urgenza di confronto sul loro passato comune, sulla loro necessità di creare opere d’arte, ed infine sulla loro vita attuale. Questi eventi si sviluppano nel film, immersi nel contesto generazionale degli anni Ottanta in Cina, quando ancora vigeva la politica del figlio unico, dove si cercava di trovare la propria strada a discapito degli sconvolgimenti e delle difficoltà economico-sociali. Half Dream racconta il processo di confronto con la realtà, e il bisogno profondo di espressione creativa individuale, in una società da cui l’arte sta lentamente scomparendo.
Keyboard Fantasies: The Beverly Glenn-Copeland Story, di Posy Dixon (Regno Unito, 2019, ’63), anteprima italiana
L’album ‘Keyboard Fantasies’ è stato scritto e prodotto in maniera indipendente da Beverly Glenn-Copeland nel 1986. Le sette tracce registrate sono un ibrido di musica folk ed elettronica, decisamente d’avanguardia per il periodo. Solo dopo trent’anni e dopo il suo rivelarsi trans, il musicista cominciò ad avere un riscontro dal mondo esteriore, ricevendo ringraziamenti per la sua musica, di cui la gente era appena venuta a conoscenza. Per la prima volta viene mostrata sullo schermo l’estrema dedizione di Glenn per la musica. A metà tra opera sonoro-visiva e tour-video fai-da-te, il film permette al nostro neoeletto ‘nonno queer’ di riconnettersi con i giovani di tutto il mondo. Un viaggio nel tempo del musicista durante il suo primo tour globale all’età di 74 anni, con un disco realizzato nella sua gioventù quando ancora era Beverly.
Kubrick by Kubrick (Kubrick par Kubrick), di Gregory Monro (Francia, Polonia, 2020, ’72), anteprima italiana
L’eredità lasciata da Stanley Kubrick al cinema non è quantificabile. È stato un gigante dell’arte cinematografica, i suoi lavori assomigliano a immacolate opere d’arte, che vengono analizzate da maestri e studenti, tutti alla ricerca di risposte. Ma Kubrick, si sa, ha sempre cercato di astenersi dal rispondere. Nonostante sia sotto gli occhi di tutti, la possibilità di ascoltare la sua vera voce è stata sempre molto rara, almeno fino ad adesso. Grazie a Michel Ciment, critico cinematografico conosciuto a livello internazionale per essere un esperto di Kubrick, consulente nella realizzazione di questo film, gli autori hanno avuto accesso a una serie di rare interviste che si sono succedute nel corso dei 30 anni della loro amicizia. Grazie anche agli archivi che la famiglia Kubrick ha reso disponibili, dal film emerge un ritratto intimo e privato di uno dei più famosi registi di tutti i tempi, di cui nessuno aveva mai udito la voce.
Margaret Atwood: A Word after a Word After Word Is Power, di Peter Raymont e Nancy Lang (Canada, 2019, ’92), anteprima italiana
Poeta e scrittrice, il nome di Margaret Atwood è ormai conosciuto. Eppure, sono pochi quelli che davvero conoscono la vera Margaret. Chi è la donna, chi è la scrittrice che si cela dietro queste storie? I registi seguono da vicino Atwood e il suo compagno Graeme Gibson, nella corsa per andare da un capo all’altro del mondo per tenere una conferenza, tra una visita sul set di ‘Il racconto dell’ancella’ e una vacanza in famiglia. Il film esplora i retroscena della vita e della storia di Margaret, i primi tempi trascorsi nella natura canadese a scrivere poesie. Ripercorsi anche i suoi romanzi, incluso ‘I testamenti’, sequel tanto atteso di ‘Il racconto dell’ancella’. Storie personali e private vengono raccontate da familiari, amici, ed infine, dalla stessa Margaret.
My Rembrandt (Mijn Rembrandt), di Oeke Hoogendijk (Paesi Bassi, 2019, ’95), anteprima italiana
Rembrandt: gli aristocratici lo adorano, gli esperti ne parlano, i mercanti d’arte lo inseguono, i collezionisti lo desiderano e i musei fanno la guerra per averlo. A 350 anni dalla scomparsa del pittore, intere nazioni sono ossessionate più che mai dai suoi dipinti. My Rembrandt è un epico thriller d’arte che ci permette di entrare all’interno del mondo super esclusivo dei collezionisti delle opere del Grande Maestro. Protagonista di My Rembrandt è la passione sfrenata per le opere del pittore, che ancora oggi non accenna a spegnersi.
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