IL CARTELLONE:
Apre il Festival “La Traviata” nel nuovo allestimento firmato dal Maestro Franco Zeffirelli, l’ultimo suo capolavoro, un saluto al pubblico. L’ultimo grande Maestro della regia italiana realizza una nuova produzione che si presenta come somma sintesi del suo pensiero estetico su La Traviata.
Nell’ambito degli eventi organizzati per celebrare i 50 anni dal debutto di Plácido Domingo all’Arena e in Italia, il grande artista madrileno interpreta per la prima volta in Arena Giorgio Germont per la recita de La Traviata dell’1 agosto 2019.
L’edizione storica di “Aida”, per la regia di Gianfranco de Bosio, ispirata al primo allestimento del 1913 di Ettore Fagiuoli, è in scena per 16 serate fino al 7 settembre 2019, come da tradizione a conclusione del Festival.
Il titolo, che dal suo esordio nel 1913 sul palcoscenico areniano conta ormai oltre 670 recite, è l’opera simbolo dell’Arena di Verona.
Nell’ambito degli eventi organizzati per celebrare i 50 anni dal debutto di Plácido Domingo all’Arena e in Italia, il grande artista madrileno sale sul podio per dirigere l’Orchestra e il Coro della Fondazione Arena per la recita di Aida del 28 luglio 2019.
Dal 29 giugno 2019, per 5 serate, va in scena “Il Trovatore” nel suggestivo allestimento di Franco Zeffirelli.
Inoltre nelle serate del 29 giugno, 4 e 7 luglio la soprano Anna Netrebko e il tenore Yusiv Eyvazov interpretano Leonora e Manrico.
Per il Festival 2019 torna Carmen, capolavoro di Georges Bizet nell’allestimento a firma del famoso regista argentino Hugo de Ana, che cura regia, scene e costumi.
Il regista argentino vuole affrancare la Siviglia di Carmen dal cliché variopinto e folkloristico immaginato da molti artisti di fine Ottocento e dalla tradizione. Per andare al cuore delle passioni e del mondo gitano in cui la protagonista si muove, de Ana traspone la vicenda un secolo dopo rispetto al libretto, negli anni Trenta del Novecento, periodo storico significativo per sottolineare la ricerca incessante della protagonista verso la sua indipendenza e libertà, che la porterà come un torero nella Plaza de Toros, un’arena nell’Arena, ad affrontare fino alla morte la prepotenza maschile e una società ostile al suo essere zingara quindi diversa.
Il 16 e 17 luglio 2019 torna, a grande richiesta, Roberto Bolle and Friends, la serata evento dedicata alle stelle della Danza internazionale!
L’evento si conferma un immancabile omaggio all’intramontabile eleganza del balletto di repertorio e alla creatività della danza contemporanea, pronta a ripetere lo straordinario successo che vede ogni volta l’Arena gremita di ammiratori in visibilio per il proprio beniamino e per i più grandi interpreti provenienti dalle migliori compagnie internazionali.
Il 4 agosto 2019 Plácido Domingo torna all’Arena di Verona per Plácido Domingo 50 – Arena Anniversary Night.
La serata-evento va in scena in un allestimento completamente nuovo per tre atti operistici in forma scenica completa, con il soprano Anna Pirozzi, il tenore Fabio Sartori e i complessi artistici e tecnici areniani al gran completo attorno alla grande star della lirica mondiale.
Plácido Domingo ha cominciato il suo illustre percorso in Italia proprio all’Arena di Verona nell’estate 1969, con Turandot e Don Carlo. Da allora è seguita una carriera internazionale ai massimi livelli e tuttora inarrestabile, come tenore, baritono, direttore d’orchestra, general manager e mentore di giovani talenti. Gli spettacoli già in programma che lo vedranno protagonista nel 2019 consolidano quindi il profondo legame tra l’Opera Festival dell’anfiteatro veronese e questo grande artista, a 50 anni dal suo debutto sul palcoscenico più grande del mondo.
Tosca di Giacomo Puccini viene proposta per cinque rappresentazioni, a partire dal 10 agosto 2019, nello scenografico allestimento di Hugo de Ana, che ne ha curato regia, scene, costumi e luci.
Hugo de Ana porta Tosca negli ampi spazi areniani con una messa in scena ideata ad hoc nel 2006, che ogni volta riscuote grande plauso e ammirazione dal pubblico del Festival lirico. Per mettere in scena «un’opera di personaggi», come l’ha definita lo stesso regista, De Ana ha puntato su una teatralità di tipo cinematografico, che sapesse trasmettere la psicologia dei personaggi e cogliere in maniera profonda le loro intenzioni drammatiche.
L’11 agosto 2019 tornano i Carmina Burana di Carl Orff, il grande affresco musicale di poesia medievale che per la terza volta risuonerà tra le antiche pietre dell’Arena di Verona. Dirige l’orchestra il Maestro Ezio Bosso
I 24 brani musicati da Orff, prevalentemente in latino, alcuni in alto tedesco antico ed uno in provenzale, sono tratti da una raccolta di testi poetici medievali dell’XI e XII secolo ritrovati nel monastero bavarese di Benediktbeuern, nei pressi di Bad Tölz in Baviera, e tramandati da un importante manoscritto contenuto in un codice miniato del Tredicesimo secolo, il Codex Latinus Monacensis 4550 o Codex Buranus: da qui il termine Carmina Burana, introdotto nel 1847 dallo studioso Johann Andreas Schmeller in occasione della prima pubblicazione del manoscritto.
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