Fondazione Prada presenta la nuova edizione di “Multiple Canvases”, una selezione di film nata da un dialogo con gli artisti Elmgreen & Dragset e il comitato scientifico di “Human Brains”. Le proiezioni si svolgono ogni venerdì e sabato dal 1 al 30 luglio e dal 2 settembre al 1 ottobre 2022, al Cinema della sede di Milano.

La programmazione del progetto “Multiple Canvases” di luglio sarà introdotta da una conversazione in diretta Instagram con gli artisti Elmgreen & Dragset mercoledì 29 giugno 2022 alle ore 19.

In occasione della rassegna estiva le pareti mobili del Cinema di Fondazione Prada sono aperte integralmente creando un ambiente ibrido, una sala di proiezione caratterizzata da una costante osmosi visiva tra lo spazio interno, i cortili e le altre strutture del complesso architettonico concepito da Rem Koolhaas. Gli spettatori potranno vivere un’esperienza percettiva e una condizione unica di fruizione dei film proposti.

“Multiple Canvases” mette in dialogo le tematiche affrontate nella mostra “Useless Bodies?” di Elmgreen & Dragset e nel percorso multidisciplinare dedicato alle neuroscienze “Human Brains”: il ruolo e il valore del corpo nella società di oggi e i tentativi di comprendere l’unicità del cervello umano e la complessità delle sue funzioni. “Useless Bodies?” e “Human Brains” sollevano questioni e propongono riflessioni che riportano l’essere umano, inteso come unione tra il pensiero e il corpo, al centro dell’indagine intellettuale.

La rassegna è in programma dal 1 al 30 luglio con la proiezione di 10 lungometraggi proposti da Elmgreen & Dragset in relazione alla mostra “Useless Bodies?”, in corso a Milano fino al 22 agosto 2022. La selezione include: Se… (Regno Unito, 1968) di Lindsay Anderson, L’angelo sterminatore (Messico, 1962) di Luis Buñuel, Essere John Malkovich (USA, 1999) di Spike Jonze, Sinfonia d’autunno (Svezia, 1978) di Ingmar Bergman, Western (Germania,2017) di Valeska Grisebach, Il ginocchio di Claire (Francia, 1970) di Éric Rohmer, La paura mangia l’anima (Germania, 1974) di Rainer Werner Fassbinder, 120 battiti al minuto (Francia, 2017) di Robin Campillo, Burning – L’amore brucia (Corea del Sud/Giappone, 2018) di Lee Chang-dong e Il figlio di Saul (Ungheria, 2015) di László Nemes.

Come affermano gli artisti, “Molti dei film che abbiamo scelto per questa rassegna cinematografica hanno un’atmosfera surreale, film che includono un certo grado di assurdità e vanno oltre la normale narrazione logica o lineare. Siamo sempre stati attratti dai film che partono dalla scenografia per sviluppare la trama e creare universi affascinanti. Quando interveniamo in uno spazio espositivo trasformandolo in un’opera d’arte, il nostro approccio è simile a quello di chi crea set cinematografici. Come spettatori, spesso immaginiamo di poter entrare in questi mondi, vederli diventare tridimensionali per partecipare alla storia e contribuire alla narrazione in modo interattivo. Questo desiderio è in parte il motivo per cui spesso creiamo le nostre mostre come se fossero dei film coinvolgenti, costruendo mondi in cui le storie sono solo accennate e in attesa di essere svelate”.

“Multiple Canvases” continua nel mese di settembre presentando le pellicole scelte dal comitato scientifico di “Human Brains” in relazione alle fasi in corso del progetto. La complessità del funzionamento del cervello è esplorata nella mostra “Human Brains: It Begins with an Idea”, in corso nella sede di Venezia fino al 27 novembre 2022, mentre la fase finale è rappresentata da “Human Brains. Preserving the Brain: Forum on Neurodegenerative Diseases”, un convegno scientifico e una mostra previsti a Milano tra settembre e ottobre 2022.

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