Cinecittà rende omaggio al cinema di Dario Argento restaurando digitalmente ben 17 dei suoi film più conosciuti di cui sarà data un’anticipazione esclusiva a Roma, prima di un tour internazionale che toccherà numerose capitali estere, accompagnata dalla pubblicazione del libro Dario Argento due o tre cose che sappiamo di lui curato da Steve Della Casa ed edito da Cinecittà e Electa. La mini-rassegna “Note d’Argento”, composta da sei titoli, in programma alla Casa del Cinema di Roma dal 4 all’8 maggio, avrà come filo conduttore la musica. “Per Dario Argento il rapporto con la musica è qualcosa che va oltre il semplice apporto in colonna sonora. Argento ha creato assieme ai suoi musicisti un impasto sonoro che è parte integrante del flusso di immagini proposte. Un contrappunto che va oltre la sceneggiatura, che sa costruire emozioni e sentimenti: lo ha fatto con Morricone, con i Goblin, con Keith Emerson, con Bill Wyman….”, spiega Steve Della Casa.
Il programma di mercoledì 4 maggio prevede alle ore 18.00, la presentazione del volume attraverso il dialogo tra Steve della Casa e Dario Argento, e proseguirà alle 20.30 con la proiezione di PROFONDO ROSSO, restaurato in 4K. La rassegna andrà avanti giovedì 5 maggio alle 20.30 con L’uccello dalle piume di cristallo; venerdì 6 alle 20.30 con Suspiria; sabato 7 con una doppia proiezione: alle 18.00 Tenebre e alle 20.30 Phenomena; e si concluderà domenica 8 maggio alle 18.00 con Opera.
La mini-rassegna è un’anticipazione della retrospettiva completa dei film di Dario Argento restaurati da Cinecittà che verranno presentati a giugno al Lincoln Center di New York per poi proseguire, tra le altre città, a Parigi e Los Angeles.
Il volume Dario Argento due o tre cose che sappiamo di lui, edito da Cinecittà e Electa e curato da Steve Della Casa, in edizione bilingue italiano-inglese, vuole rendere omaggio ai tratti distintivi del cinema di Dario Argento attraverso una raccolta di interventi di autori di rilievo internazionale, da John Carpenter a George A. Romero, da Franco e Verdiana Bixio a Jean Francois Rauger, a Banana Yoshimoto. Il risultato è una polifonia di voci dal carattere eterogeneo, tra cui due interviste inedite e conversazioni con il regista, che offrono al lettore la possibilità di confrontarsi con le testimonianze di chi ha vissuto il “fenomeno Dario Argento” in prima persona e di coglierne gli elementi più originali che hanno rivoluzionato il panorama cinematografico mondiale.
«Dario Argento raccontato in modo diverso. Lo scopo del libro è quello di fornire uno sguardo sul regista romano che sappia essere nuovo rispetto alla pur fitta saggistica che lo riguarda. L’idea è di far raccontare Argento da alcune persone che hanno condiviso con lui momenti importanti della sua vita e della sua carriera, e al tempo stesso di far passare definitivamente il concetto che il cinema di Dario Argento è un cinema autoriale nell’accezione più alta del termine. Argento non è un regista di genere, non è soltanto questo. Il suo cinema visionario, sorprendente, barocco è molto più vicino al cinema di Federico Fellini (con il quale ha avuto in comune la presenza di uno sceneggiatore importante come Bernardino Zapponi) di quanto non lo sia al nostro cinema di genere. La costruzione delle immagini è la vera forza del cinema di Argento: è una costruzione complessa, mai semplice, tanto meno banale, è un prodotto in cui gli inserti musicali sono più importanti dei dialoghi». Steve Della Casa
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