Qualche tempo fa vi abbiamo proposto un articolo sull’uscita de I tre volti della paura in 4k UHD della label francese Le chat que fumé. Il film di Mario Bava del 1963 è un cult del genere horror, apprezzatissimo a livello internazionale e molto amato dagli appassionati di genere. In Italia, l’edizione italica blu-ray edita da Sinister è fuori catalogo da diverso tempo e perciò gli appassionati di home video sono costretti a rivolgersi all’estero. Esistono tantissime edizioni estere in alta definizione del capolavoro di Bava, ma questa uscita è la prima in formato ultra hd, 4k. 

L’edizione UHD della label francese è esauritissima da mesi (anche perché è stato stampato in tiratura limitatissima 1000 copie) ma siamo riusciti ad ottenere una copia dalla casa distributiva (che ringraziamo per averci mandato il prodotto). Ebbene, dopo diverso siamo in grado di fornirvi la nostra recensione sull’edizione.

L’edizione è in formato digipack, con slipcover e cartone interno bello rigido dove sono presenti i dischi. Il titolo frontale è in francese, ma sotto è riportato anche il titolo italiano. All’interno, come artwork interno troviamo diverse immagini che mostrano delle scene del film (che ricordiamo è un film composto da 3 episodi, legati tra di loro da un narratore, in quanto presentate come stati diversi della paura). L’immagine retro del digipack interno si rifà al terzo episodio, Goccia d’acqua, quello dove è presente una sorta di donna morta, ripugnante, quasi indemoniata, mentre all’interno del digipack sono raffigurate le tre donne protagoniste dei tre cortometraggi. L’artwork è in linea è omogeneo in ogni parte e rende molto bene l’aspetto fumoso del film horror di Bava che lavora per suggestioni. All’interno ci sono ben due dischi, uno 4k UHD con il film e l’altro blu-ray con il film e i contenuti speciali. 

Passiamo ora all’analisi dei dischi:

All’interno ci sono due dischi, 4k UHD e blu-ray. I contenuti speciali sono stati inseriti solamente in quest’ultimo disco in modo da non portar via spazio (e costringere a compressione) il disco con il formato ultra hd. Il menù realizzato è identico per entrambi i dischi. L’altro elemento comune sono i trailer cinematografici (italiano e francese).  L’unica cosa che si nota è che non c’è la possibilità di un setup audio-video. Una volta che si clicca sul film è necessario indicare se si vuole vedere il lungometraggio in francese oppure in Italiano con i sottotitoli in francese. La sorprese dell’edizione è che i sottotitoli in francese Non sono removibili. Questa è una nota dolente perché si tratta di un limite e che non farà piacere a coloro che sono italiani e vogliono gustarsi in tutto il suo splendore il film senza incombere negli invasivi sub non removibili. Tuttavia, alcuni lettori hanno la possibilità di spostare i sottotitoli in modo da posizionarli al di fuori dell’immagine. In questo modo è possibile sopperire a tale “problematica”. 

Ora passiamo all’analisi audio video. 

L’ aspect ratio originale è 1:85:1 16/9 Widescreen su 1x4k UHD.  Film composto da tre episodi (Il telefono, I Wurdulack e Goccia d’acqua) del 1963, noto a livello internazionale con il titolo di Black Sabbath. Si tratta della prima volta che il titolo viene editato in formato ultra hd. Il master è stato restaurato in altissima definizione nel 2019 dalla Cinematografie de lyre, con il sostegno del CNC, della Cineteca di Bologna e dalla Cinematheque francaise. Un lavoro di restauro italo francese che hanno utilizzato una copia 35mm che è stata utilizzata come riferimento per la correzione colore. La versione presente è quella integrale (italiana-europea), quindi con l’ordine degli episodi corretta e senza parti tagliate (Negli Usa uscì in versione rimaneggiata con ordine differente e con alcuni tagli).  La qualità visiva è davvero fantastica. I neri sono profondi e i particolari vengono resi ben definiti. Alta definizione di alta qualità. L’immagine è pulita e i colori sono fedeli alla pellicola originale. Pur essendo un prodotto con più di Cinquant’anni sulle spalle, la qualità generale è impressionante. Né beneficia tutta la pellicola in quanto non sembra datata e anche i vari trucchi prostetici utilizzati, non sembrano vecchia scuola.  La fotografia crepuscolare, fumosa è resa in tutto il suo splendore da un’ottimo restauro video. I tre volti della paura non si è mai visto cosi bene. Davvero eccellente. L’unico neo è che i sub francesi non sono removibili e non tutti i lettori sono in grafo di spostarli al di sotto del frame del video. 

Per quanto riguarda l’audio, l’edizione propone la traccia doppiata in francese e quella originale (italiano). Sia la traccia italiana che quella italica è in DTS-HD MA 2.0. L’audio è forse l’aspetto meno soddisfacente dell’edizione in quanto si sente che è datato e che non è stato possibile fare miglioramenti incisivi. Il restauro sull’audio è più difficile da effettuare rispetto a quello video e si è fatto di tutto per preservare le sonorità originali.  Tuttavia, l’audio è ben equalizzato. Non si evincono difetti particolari; pulito e si sente più che bene. Non ci sono sovrapposizioni fastidiose tra parlato e sonoro. La colonna sonora viene messa in risalto dalla pulizia e si può godere appieno delle sonorità (molto belle) del compositore Roberto Nicolosi. Complessivamente, si gode molto bene e seppur sia meno grintoso e performante rispetto ai prodotti moderni, si sente in modo egregio. 

Extra. I contenuti speciali presente in questa edizioni sono stati inseriti sul disco blu-ray (sul 4k UHD ci sono solo il film e il trailer francese e italiano). Sono 3 documentari belli corposi che esplorano diverse parti del lungometraggio di Bava. 

  • Le Visage de Mario Bava – Un documentario dalla durata di 49 minuti, interamente in lingua francese e senza sottotitoli in italiano. Il contributo è un’intervista a Gérald Duchaussoy (Critico esperto del cinema di Mario Bava e Assistente della sezione classici al Festival del Cinema di Cannes) e a Romain Vandestrichele (Critico). I due parlano del cinema del cineasta italiano; raccontano la sua poetica, il suo stile e forniscono delle notizie interessanti sulla sua filmografia, in ottima internazionale e in relazione al film I tre volti della paura. I due sono autori del libro “Mario Bava, le magicien des couleour

 

  • L’histoire des Tres Visages de la Peur – Un documentario della durata di 34 minuti, interamente in lingua francese e senza sottotitoli in italiano. Si tratta di un extra documentaristico, un’intervista a Edgard Baltzer (Critico cinematografico – Esperto di traduzione e di cinema italiano) che racconta la genesi e parla della lavorazione del lungometraggio. Molto esaustivo in quanto racconta come sono state realizzate alcune sequenze. 

 

  • Le visage de mon pére – Un’intervista di 16 minuti a Lamberto Bava, figlio di Mario Bava, che parla di suo padre e della lavorazione del lungometraggio (che è il suo film preferito di suo padre). Questo è l’unico extra in italiano in quanto Lamberto Bava parla nella sua lingua natia. Ci sono però i sottotitoli in francese che sono forzati. 

Questi tre contenuti extra sono esclusivi per questa edizione, realizzati per Le chat que fumé.

 

Nel suo complesso, un prodotto eccellente. Davvero ottima. Molto bello il packaging da collezione e cosa più importante, dall’alta qualità audio video. Imperdibile per collezionsti, amanti dell’horror e appassionati del grandissimo Mario Bava. Le uniche due pecche sono la mancanza di un Booklet, che avrebbe resto quest’edizione ancora più memorabile, e i sottotitoli forzati in francese. Per il resto, ottimo prodotto, da acquistare a tutti i costi. 

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