Abbiamo visto in anteprima i primi 3 episodi della nuova serie animata firmata da Robert Kirkman, già autore di The Walking Dead e Outcast.
Invincible è una serie a fumetti ideata da Robert Kirkman (già autore di The Walking Dead e Outcast da cui sono state tratte le omonime serie tv live-action) in collaborazione con gli artisti Cory Walker e Ryan Ottley.
Dopo il grande successo cartaceo, Invincible s’appresta ora a bissare il successo con una trasposizione a cura di Amazon Prime Video.
Si tratta di un grande progetto che, già dalle prime immagini, si caratterizza per un’estrema cura formale per i dettagli e da una grande ambizione narrativa.
Ma di che cosa parla esattamente Invincible?
Questi primi tre episodi fungono da introduzione alle vicende di Mark Grayson. Un adolescente dalla vita abbastanza normale se non fosse che suo padre è Omni-Man, il supereroe più potente della Terra. Nonostante i geni paterni però, il giovane Mark sembra non mostrare alcun accenno di superpotere, limitandosi a rimanere all’ombra del famoso genitore.
Tutto questo fino al compimento dei suoi 17 anni quando, per puro caso, si ritrova una forza inaudita e la capacità di librarsi in volo.
È la prova che anche lui possiede dei superpoteri. Mark è entusiasta: può finalmente dimostrare al mondo di che cosa è capace e rendere così il padre orgoglioso di lui.
Ma si accorgerà ben presto che la vita del supereroe non è affatto tutta rose e fiori. Tra continue invasioni inter-dimensionali e una misteriosa minaccia “interna”, Mark scoprirà ben presto come sia vero che “da grandi poteri derivano grandi responsabilità” (cit Peter Parker).
Per fortuna, nel suo percorso sarà aiutato (oltre che dal padre) da un team di supereroi-teenager come lui, il Teen Team!
La serie
Invincible si presenta fin da subito con un’estetica e uno stile simile a molte altre serie d’animazione di genere “young adult”. La tecnica con cui è realizzato mischia 2D e CGI ed emerge per l’estrema cura delle ambientazioni e la fluidità delle scene action.
Ma il tono, e le tematiche affrontate, sono decisamente rivolte più ad un pubblico adulto, e in linea con la recente tendenza alla rilettura, in chiave postmoderna e auto-critica, dell’epica supereroistica.
I personaggi di Invincible non sono affatto eroi “senza macchia e senza paura”, ma più degli anti-eroi, dotati di vizi e difetti prima ancora che pregi. Il che non è affatto un male, anzi!
Proprio queste caratteristiche aiutano lo spettatore ad entrare maggiormente in empatia con loro e a renderli più tridimensionali.
Si potrebbe affermare che la serie ha più punti in comune con un The Boys in chiave animata che non ad un Teen Titans, come lo stile di disegno lascerebbe intuire.
Una serie decisamente matura e consapevole dei propri mezzi, che gioca (non senza un pizzico d’ironia) con gli stessi cliché supereroistici.
Un prodotto, dunque, capace di attirare l’attenzione di vari tipi di pubblico. A cominciare dagli appassionati del genere che qui troveranno un prodotto genuinamente originale e capace di sorprenderli. Ma anche, e soprattutto, i “novizi”, che troveranno comunque uno show leggero e dal ritmo incalzante, con continui colpi di scena e plot twist che si susseguono in ogni puntata (e ce ne sono molti interessanti già a partire da questi primi tre episodi).
Elementi senza dubbio positivi, in un momento in cui questo genere si dimostra ormai saturo fra piccolo e grande schermo!
Un cast d’eccezione
A riprova della ricerca di qualità, che gli autori dimostrano nella sua realizzazione, lo show si avvale della presenza di numerose star all’interno del cast di doppiatori originali dello show.
Tra questi infatti figurano: Steven Yeun (già attore in The Walking Dead), che presta la voce al protagonista Mark; J.K. Simmons (attore Premio Oscar per Whiplash) per il padre/mentore Omni-Man; Sandra Oh (star di Grey’s Anatomy) voce più che materna per interpretare, appunto, la madre di Mark, Debbie Grayson; Gillian Jacobs (conosciuta per il suo ruolo in Community) nel ruolo di Samantha/Atom Eve, membro del Teen Team, co-protagonista dello show e vero e proprio contraltare femminile del protagonista.
A questi ovviamente si aggiungono numerosi altri personaggi secondari e non, doppiati da altrettante personalità dello star system hollywoodiano. Tra questi, si basti citare il nome di Mark Hamill, l’iconico Luke Skywalker di Star Wars nonché doppiatore di Joker nella celebre serie animata di Batman degli anni ’90. Il quale, in Invicible, presta la voce al personaggio di Art Rosebaum, una mezza via fra Alfred Pennyworth e Lucius Fox. Un chiaro omaggio, da parte di Kirkman e soci, allo stesso attore-doppiatore.
L’uso di tali nomi importanti, all’interno del cast, funge inevitabilmente da richiamo per il pubblico, ma è anche indice di una grade ricercatezza nell’abbinare, ad ogni personaggio presente, un attore iconico la cui personalità si rispecchia alla perfezione nel character doppiato.
Conclusioni finali
Questi primi tre episodi fungono da preambolo per tutte le storyline presenti all’interno dello show. La serie si presenta fin da subito come estremamente corale. Pur concentrandosi, infatti, nel protagonista principale, lascia un ampio minutaggio anche ai character secondari, costruendo così un universo narrativo estremamente realistico e sfaccettato.
Vengono sviscerati temi classici delle serie d’animazione (la ricerca di sé stessi, l’assumersi le proprie responsabilità…) ma in una maniera prettamente adulta e cinica che fa sua la lezione del MCU. Rimane dunque nella scia di una tradizione consolidata ma, allo stesso tempo, riesce ad essere innovativa a modo suo.
Invincible verrà rilasciata su Amazon Prime Video il 26 marzo 2021 con i primi 3 episodi. Poi proseguirà con un episodio a settimana fino ad un finale di stagione, datato 30 aprile, che si preannuncia come “scoppiettante”. Non rimane dunque che attendere per scoprire cosa ci riserva questa nuova serie targata Robert Kirkman!
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