Proseguono le avventure di Lyra Belacqua con la seconda stagione della serie fantasy HBO/BBC, Queste Oscure Materie. Questo secondo ciclo di episodi, trasmessi da noi in Italia su Sky Atlantic, composto da 7 episodi, adatta il secondo libro dell’omonima trilogia di Philip Pullman, La lama sottile.  Lo spirito avventuristico, giocoso e accattivante rimane invariato e anche questa seconda parte riesce ad offrire intrattenimento adatto ad un vasto pubblico. Visivamente stupenda, con ambientazioni fantasy suggestive e ricche di misteriosa mitologia.

La storia riprende immediatamente dove l’avevamo conclusa con Lyra che attraversa il portale aperto da suo padre, Lord Astriel. La giovane si ritrova nella misteriosa Cittagazze, città pseudo medievale che è abitata da bambini in quanto gli adulti vengono divorati da misteriosi spettri. In questa città incontra Will che è alla ricerca di suo padre. Braccati da persone in combutta con il Magisterium, Will e Lyra scoprono l’esistenza di una misteriosa lama che può creare passaggi per i mondi.

Questa seconda stagione allarga la scala dell’ambizione e ci presenta ben tre mondi paralleli interconnessi, quello di Lyra, quello di Will e quello di mezzo di Cittagazze. La mitologia si allarga, aumentano le ambientazioni e i personaggi. Tutto ciò porta ad una complessità narrativa che la serie riesce a scandire con un ritmo efficace proponendo varie prospettive. Non ci si focalizza solamente sui due giovani protagonisti ma seguiamo anche alcuni antagonisti e personaggi secondari importanti. Anche se concentrata a mettere in atto aspetti più da viaggio d’avventura, come da tradizione fantasy, la narrazione della serie risulta, a tratti, un po’ bloccata dalle spiegazioni filosofiche/scientifiche che sono necessarie per la comprensione della mitologia dell’opera che si sta allargando su vasta scala e inizia sta iniziando a svelarsi. Ciò comporta che la storia sta diventando un po’ pesante, ma si sta anche arricchendo di argomenti complessi, maturi, che hanno necessità di avere delle introduzioni discorsive per essere assimilate e comprese con efficacia. Questo adattamento non si è mai tirato indietro nel voler mantenere una critica verso la Chiesa, la religione, e perciò ci sono tanti scontri dogmatici che mettono in risalto il conflitto scienza-religione. Meno leggerezza, ma più filosofia. Quindi, sotto alcuni aspetti può essere più complicata da seguire, ma l’adattamento è abile nel snellire il tutto con poco, riducendo il tutto a nozioni necessari per portate avanti la storia.

I protagonisti hanno un’evoluzione importante e stanno acquisendo maggior consapevolezza ed iniziano a comprendere il loro destino da predestinati. Un progressivo cambiamento psico-fisico che avviene in maniera organica, per tappe dove i due ragazzi sono costretti a fare enormi sacrifici. In questa stagione, a compiere il passo decisivo è Will che è quasi il protagonista assoluto, colui che trova (e perde) suo padre ed è costretto dal fato a diventare il portatore della Lama sottile. Tuttavia, la pluralità di prospettiva proposta dalla serie è utile anche per caratterizzare gli antagonisti che hanno anch’essi un’importante sviluppo. Marisa Coulter, madre di Lyra, è ossessionata dalla ricerca della figlia e si addentra in situazioni pericolose pur di riuscire a trovarla. Solida, spietata, ma anima tormenta. Emergono tutte le sue ferite del passato, i traumi dovuti alla sua gioventù dove è stata umiliata e osteggiata per il suo essere donna.

La serie sta mutando pelle e sta sempre più esplorando, attraverso una storia fantasy all’insegna dell’avventura e della fantasia, tematiche relative al condizionamento sociale, alle fondamenta delle società. I conflitti culturali e la libertà di espressione. Il ritmo rimane avvincente e c’è interesse e curiosità nel comprendere e seguire la storia e la mitologia. I pochi episodi rendono la diegesi essenziale, diretta e con archi ben costruiti che danno libero sfogo all’evoluzione dei personaggi. I protagonisti, che stanno crescendo, iniziano a comprendere il loro tortuoso viaggio. Si sta virando maggiormente su tematiche adulte, mature e con aspetti oscuri. Il viaggio continua in modo spedito e la serie mantiene intatta la sua bellezza visiva e rimane spedita nella narrazione. Questa seconda stagione, di mezzo, si conferma un punto di non ritorno in cui finalmente si inizia ad intravedere la missione dei protagonisti, il loro percorso e il loro destino. Diciamo addio ad alcuni personaggi amati della precedente stagione ma ne acquisiamo di nuovi che ci accompagneranno in questo viaggio alla scoperta di maestosi mondi paralleli. Non vediamo l’ora di completare il cerco con la provabile messa in cantiere della terza (e ultima?) stagione.

 

Scrivi

La tua email non sarà pubblicata