Ecco il comunicato stampa che annuncia la diciassettesima edizione delle “Journées du cinéma québécois en Italie / Le giornate del cinema quebecchese in Italia” che interrotte a marzo a causa del coronavirus ripartono in formula ibrida: per la prima volta saranno disponibile online gratuitamente in tutta Italia dal 31 ottobre al 2 novembre sul sito www.cinemaquebecitalia.com e saranno anche in sala a Milano (c/o Il Cinemino 29 e 30 ottobre + Institut français 7 novembre) e a Roma (Institut français Centre Saint-Louis 3 dicembre).
Tutti i film sono in lingua originale sottotitolati in italiano.
Nouvelles Mythologies. Nuove Mitologie. Con questo titolo riparte – giovedì 29 ottobre 2020 – con una nuova formula “ibrida” la diciassettesima edizione delle “Journées du cinéma québécois en Italie / Le giornate del cinema quebecchese in Italia”, interrotta a marzo a causa del coronavirus. Nove opere di cui otto in anteprima italiana, espressione di un cinema in grado di riflettere sulle dimensioni del contemporaneo e di rivelarci nuovi miti, chiavi ideali per decodificare e comprendere un mondo in continua e veloce evoluzione.
Le giornate del cinema quebecchese in Italia per la prima volta saranno disponibili online in tutta Italia dal 31 ottobre al 2 novembre. Aggiornamenti e dettagli sulle proiezioni online saranno pubblicate sul sito www.cinemaquebecitalia.com
E tornano in sala a Milano (29, 30 ottobre e 7 novembre) e a Roma (3 dicembre). La programmazione della rassegna a cura di Joe Balass, presenta le opere di giovani filmmakers, cresciuti attraversando le realtà virtuali, la rivoluzione digitale, in un contesto produttivo che spazia dal classico “cinéma vérité”, il cinema del reale, alla fiction, svelandoci una poliedricità sorprendente e vitale.
Dopo il Museo Nazionale del Cinema di Torino, il viaggio nella cinematografia quebecchese riparte in questa dimensione di socialità e di fruizione culturale post-pandemia, attraverso cinque lungometraggi e quattro cortometraggi, alla ricerca costante di una riconciliazione tra il passato e il presente, elaborando nuove mitologie, esplorando temi quali la libertà dai pregiudizi e le inquietudini che genera il desiderio di giustizia.
Il programma presenta l’anteprima italiana di Kuessipan, un film di Myriam Verreault, delicata storia di amicizia e amore, ambientata nella comunità Innu del Québec, sullo sfondo di temi universali come l’identità culturale della popolazione autoctona e il rispetto per le diversità. Tratto dall’omonimo romanzo della scrittrice canadese di origine autoctona Naomi Fontaine, il film è stato presentato in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival 2019.
Sempre in anteprima italiana arriva Mad Dog Labine una commedia di Renaud Lessard e Jonathan Beaulieu-Cyr. Alternando scene di finzione a un approccio documentaristico, durante la stagione della caccia all’alce, il film racconta di due giovani adolescenti ribelli che vincono miracolosamente alla lotteria, sullo sfondo del Pontiac, una remota regione del Québec, terra di laghi e fiumi lontana anni luce dalle grandi città. Uno scenario potente e fascinoso che permea luoghi e persone.
Ancora in anteprima italiana, Les sept dernières paroles (Le ultime sette parole), un cine-concerto frutto della collaborazione tra sette cineasti – Juan Andrés Arango, Sophie Deraspe, Sophie Goyette, Karl Lemieux, Ariane Lorrain, Caroline Monnet et Kaveh Nabatian – e i musicisti del Callino String Quartet, ispirato a Le sette ultime parole del nostro Redentore in croce, capolavoro del repertorio classico di Joseph Haydn scritto per orchestra nel 1787. Ogni regista ha fornito una personale reinterpretazione dei sette temi presenti nell’opera musicale – il perdono, la salvezza, la relazione, l’abbandono, lo sconforto, il trionfo e il ricongiungimento – ricorrendo a generi e stili differenti.
In programma anche il film candidato agli Oscar per il Canada e passato alla Festa del Cinema di Roma 2019, Antigone di Sophie Deraspe, filmmaker di punta del nuovo cinema del Québec. Libero adattamento in chiave contemporanea della tragedia di Sofocle, il film racconta la storia di Antigone – interpretata dalla giovane Nahéma Ricci, attrice rivelazione del cinema canadese – che dopo l’uccisione dei suoi genitori si trasferisce a Montréal, in un piccolo quartiere operaio, insieme al resto della famiglia. Quando suo fratello Étéocle viene ingiustamente ucciso dalle forze dell’ordine e l’altro fratello, Polinice, arrestato, la disperazione si abbatte sulla famiglia, rivelando le trame del conflitto tra etica e potere. Il film sarà presentato in collaborazione con i distributori Parthénos e Lucky Red che lo porteranno nelle sale italiane.
Si aggiunge al programma di questa ripresa autunnale, An ordinary adventure. Un’avventura ordinaria di Roberto Zorfini, filmmaker italiano che vive a Montréal dal 2010 e che con questo lungometraggio torna alla regia, mettendosi in scena, tra realtà e finzione, in una città deserta a causa della pandemia. Zorfini riesce a giocare con gli elementi tragici della situazione internazionale e forse questo atteggiamento leggero offre l’unica possibilità di ironizzare sulle le difficoltà collettive degli ultimi mesi. Roberto Zorfini fa parte di un gruppo di filmmakers che da anni convergono su Montréal dall’Italia, in una nuova ondata di emigrazione dall’Italia verso una realtà come quella del Québec e del Canada che favorisce e incentiva meccanismi di collaborazione tra paesi e culture diverse e di produzione culturale indipendente.
Completa l’edizione 2020 de Les Journées du cinéma québécois en Italie la seguitissima sezione dei cortometraggi destinata ad ospitare i più interessanti esempi della produzione cinematografica quebecchese. In programma, quattro opere brevi tutte in anteprima italiana: Katatjatuuk Kangirsumi (Chants de Gorge à Kangirsuk) di Eva Kaukai e Manon Chamberland, sul canto armonico del popolo Inuit di Kangirsuk, nella regione nordica del Nunavik; Le Roi est mort di Miguel Lambert, sui primi amori adolescenziali sullo sfondo del ballo scolastico liceale di fine anno; Une Forteresse di Miryam Charles, una storia sorprendente sul potere del folklore e della superstizione ad Haiti; e Nuit des Krampus de Pierre-Yves Beaulieu, documentario dalle tinte ‘horror’ su una tradizione poco conosciuta, quella dei Krampus, creature mostruose che, durante il periodo natalizio, puniscono i bambini che si sono comportati male.
Dopo il debutto al Museo Nazionale del Cinema di Torino (6, 7 e 8 marzo), le proiezioni ripartono da Milano presso Il Cinemino, giovedì 29 ottobre e venerdì 30 ottobre con tutti i film in programma e il 7 novembre con Mad Dog Labine presso l’Institut français Milano in occasione della Settimana del Cinema Francofono. L’edizione 2020 delle Journées si conclude il 3 dicembre a Roma con la proiezione di Antigone, in collaborazione con l’Institut français Centre Saint-Louis.
La rassegna sarà per la prima volta disponibile anche online, in tutta Italia, dal 31 ottobre al 2 novembre. Aggiornamenti e dettagli sulle proiezioni online saranno pubblicate sul sito www.cinemaquebecitalia.com
Le Journées du cinéma québécois en Italie sono organizzate in collaborazione con il Conseil des arts et des lettres du Québec, la Société de développement des entreprises culturelles du Québec, la Delegazione del Québec a Roma, l’Ambasciata del Canada in Italia, il Conseil des arts du Canada, il Museo Nazionale del Cinema di Torino e Compass Productions, insieme a il Cinemino, Institut français Milano, Institut français Firenze, Institut français Palermo e Sudtitles, Lucky Red e Parthenos, Spazio Labus Kinetta, Animanera, Festival MIX Milano, Kinodromo, Venise pour la francophonie e Francofilm.
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