Il sodalizio tra Adam Sandler e Netflix prosegue a gonfie vele con una nuova spassosa commedia. Dopo ben cinque lungometraggi, in streaming, un mese prima della festività, arriva Hubie Halloween una commedia incentrata su un timido pasticcio dal cuore d’oro appassionato della nottata più paurosa dell’anno. Si tratta di una commedia frizzante, una parodia della cinematografia di Halloween che mescola tanti spunti narrativi di genere per dare vita a una storia nuova, molto divertente e convincente. Un caleidoscopio di cult dell’orrore per dare vita ad una storia univoca che racchiude tutto l’immaginario della festività. Un compendio della Storia di Halloween in quanto cita, e sovverte in chiave parodistica, tantissimi elementi cardini della celebrazione. Il tutto con una storia solida, ben strutturata e con personaggi secondari divertenti e memorabili. Inoltre, c’è quel pizzico di originalità che rende la storia esilarante e davvero divertente.
Ambientato a Salem, città statunitense celebre per il famigerato processo alle streghe, la narrazione segue Hubie, un bambinone fissato con la notte di halloween. È lo zimbello della cittadina, vive ancora con la mamma ed è un ingenuo dal cuore d’oro. Nonostante sia di facile spavento, adora Halloween. Dal manicomio della città fugge un misterioso psicopatico e nella casa di fianco a quella di Hubie si trasferisce un nuovo misterioso vicino. Questi eventi saranno collegati con le misteriose sparizioni della notte del 31 ottobre?
Il nostro protagonista è il classico ero improvvisato, quello dal cuore puro, generoso, innocente, che antepone il proprio benessere rispetto a quello degli altri. Una brava persona, rimasta infantile, che nonostante venga costantemente deriso, rimane sulle sue convinzioni, fedele a sé stessa. Coerente con il proprio animo, rimane una persona genuina. Sa chi è e non si “camuffa” sotto una maschera per mostrare la sua vera indole. Adora Halloween perché come gli ricorda la madre “siamo ebrei quindi niente Natale e Pasqua”. Adora talmente tanto la festa che nonostante sia di facile spavento, non si scompone e continua a seguire la sua vocazione nell’aiutare il prossimo. In particolare durante la notte più paurosa dell’anno. Munito di bici e dell’immancabile termos malfunzione (che sembra preso dall’ispettore gadget), Hubie è una sorta di guardiano della festa, di vigilante che veglia sulla comunità. Sandler riesce a caratterizzare molto bene questo “bamboccione” tenero, con una vocetta, con un carattere ben definito dove il suo essere e i suoi sogni emergono durante tutta la visione. Una macchietta ben sfaccettata che all’interno della narrazione avrà un cambiamento significativo votato alla sua emancipazione.
Se il protagonista è ben strutturato, a dare manforte e a rendere la pellicola spassosa, ci sono numerosi personaggi secondari davvero divertenti. La pellicola è piena di attori della “scuderia di Sandler” e compaiono i soliti Steve Buscemi, Kevin Smith, Maya Rudolph, Tim Meadows, ma oltre a loro si aggiungono Ray Liotta, nel ruolo del bullo che tormenta maggiormente Hubie, e June Squibb, nel ruolo della madre. Quest’ultima si rivela la chiave dell’interno film ed è anche colei che ha i momenti comici più spassosi del film in quanto, in ogni scena, incurante del senso dei testi, indossa magliette con scritte ambigue e piene di riferimenti sessuali. Ogni personaggi secondario è ben delineato, sono strutturati come dei caratteristi. Semplici e di facile comprensione. Le loro motivazioni si capiscono, sono organiche e ben delineate.
Un po’ come fece Hotel Transylvania (film d’animazione dove Sandler doppia Dracula) nel ribaltare cliché del genere mostruoso, proponendo archetipi già visti di genere horror ma rielaborati in chiave comedy parodistica, anche Hubie Halloween lavora in tal senso, proponendo una commedia solida che frulla tanti spunti della filmografia di halloween (in particolare… Halloween di Carpenter) per dare vita ad una storia di emancipazione divertente, semplice e genuina dove l’horror si rivela l’escamotage permetto per intrattenere il pubblico di tutte le età. Ciò avviene con brillantezza e con quel pizzico di originalità (il thermos e le magliette della madre di Hubie) che servono a contraddistinguersi dalle classiche commedie parodistiche. Inoltre, il tutto avviene con gag esilaranti unite da una narrazione unica che attinge a elementi cult della festività. C’è tutto il mondo Halloween all’interno del film. Inoltre, cosa importantissima, le trovate comiche non sono volgari. Non ci sono parolacce e il tutto viene creato attraverso equivoci e ribaltamenti di genere. Non ci sono dei veri e propri momenti da sbellicarsi dalle risate, tuttavia la commedia è carina. Fa sorridere e intrattiene bene ed ha un buon ritmo narrativo.
Quindi la bravura del film è stata nel rendere divertente la notte più spaventosa dell’anno!
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