Un omaggio all’Albertone nazionale nel centenario della nascita. Un film che vuole celebrare un “gigante” del nostro cinema, uno dei più amati e apprezzati artisti a livello internazionale, che ha contribuito a rendere grande nel mondo la commedia all’italiana. Da giovane aspirante attore, con i primi no e le tante porte chiuse per la dizione ritenuta “troppo romanesca” ai primi lavori da doppiatore, dai palcoscenici del varietà alle tante trasmissioni Radio, fino ad approdare finalmente sui set cinematografici dove Sordi non ha tardato a farsi notare per ironia, mimica, presenza scenica e una capacità fuori dal comune di individuare le debolezze umane e renderle – attraverso i suoi “singolari” personaggi – indimenticabili e spassose istantanee del suo, del nostro tempo. Una vita intensa, piena, prima di tutto votata all’impegno, alla completa devozione per il mestiere d’attore, quello che ha sempre voluto essere e che solo il coraggio e la determinazione gli hanno consentito di fare ai più alti livelli. Un crescente cammino verso la perfezione artistica che ha condotto Sordi nell’Olimpo cinematografico delle super star e confermato la sua popolarità sconfinata.
Permette? Alberto Sordi è una coproduzione Rai Fiction – Ocean Productions, in onda martedì 24 marzo su Rai1. Diretto da Luca Manfredi, con un eccezionale Edoardo Pesce nel ruolo del giovane Alberto, il film vede nel cast Pia Lanciotti nel ruolo di Andreina Pagnani, Alberto Paradossi nel ruolo di Federico Fellini, Martina Galletta nel ruolo di Giulietta Masina, Francesco Foti nel ruolo di Vittorio De Sica, Lillo Petrolo nel ruolo di Aldo Fabrizi. Nei panni della mamma di Sordi troviamo Paola Tiziana Cruciani mentre Luisa Ricci, Michela Giraud e Paolo Giangrasso sono le sorelle e il fratello di Sordi e Giorgio Colangeli fa un’amichevole partecipazione nel ruolo del padre.
Un film per ricordare l’attore, il regista, il comico, lo sceneggiatore, il compositore, il cantante e doppiatore, insomma l’immenso Alberto Sordi che a tutti questi talenti univa anche una grande umanità.
Scrivi