Ha chiuso i battenti, al teatro Brancaccio di Roma, la versione italiana di Kinky Boots, amatissimo musical di Harvey Fierstein tratto dall’omonimo film del 2005 e divenuto, dal 2013, un appuntamento imperdibile a Broadway e nel West End. Questa particolare trasposizione, che già da un paio d’anni registra i sold out in tutti i teatri d’Italia, è firmata da Claudio Insegno, regista ormai veterano del musical (Victor Victoria, Jersey Boys, Hairspray) e dunque perfettamente a suo agio in questo mondo.
Il giovane Charlie riceve suo malgrado in eredità la storica fabbrica di famiglia di scarpe da uomo, la Price&Son, che purtroppo è sull’orlo del fallimento. Combattuto tra la voglia di farsi una vita con la fidanzata Nicolà a Londra e il voler salvare i dipendenti della fabbrica di Northampton, Charlie conosce l’esuberante drag queen Lola e ha un’idea geniale: creare una linea di stivali super femminili che possano calzare perfettamente ai piedi di un uomo.
Superata l’iniziale e reciproca diffidenza e le apparentemente enormi diversità, i due scopriranno di avere moltissimo in comune rispetto al loro background familiare e si faranno portatori di un importante messaggio di accettazione, al di là di ogni stereotipo sulla femminilità e la mascolinità.
Grazie al suo lungo curriculum nel campo, Insegno dirige uno spettacolo brillante, coinvolgente e dinamico e coordina con abilità una squadra di attori/cantanti spumeggianti, un’orchestra dal vivo eccezionale e una scenografia in continuo movimento: una macchina i cui ingranaggi lavorano in perfetta armonia per ben 3 ore, uno spettacolo per gli occhi e per le orecchie. Grande merito va anche alla bravura del cast – capitanato da Marco Stabile (Charlie) e la frizzante Martina Lunghi (Lauren) –, dove regna gran feeling ed entusiasmo, nonostante qualche piccola incertezza dovuta probabilmente all’emozione della prima e a qualche dialogo un po’ naif.
Su tutti, però, è Stan Believe a monopolizzare l’attenzione: l’attore è una presenza magnetica e seducente ed è in grado di regalare una performance davvero eccezionale, sia per quanto riguarda il canto che per le coreografie. La sua Lola è una diva dall’accento francese, sempre ammiccante e dalla risposa pronta, che spesso e volentieri improvvisa, rompe la quarta parete e gioca col suo pubblico. Alla grintosa protagonista, si affianca il suo inseparabile corpo di ballo, le Angels, composto da ballerini in coloratissimi costumi e parrucche, che regalano performance di altissimo livello (con le bellissime coreografie di Valeriano Longoni). Ovviamente, sia Lola che le Angels si esibiscono rigorosamente con i tacchi.
Ma l’apice del coinvolgimento viene raggiunto indiscutibilmente con le trascinanti musiche di Cyndi Lauper, che mettono seriamente a dura prova l’immobilità dello spettatore.
In attesa di godervi Kinky Boots al Teatro Nuovo di Milano (che ne ha anche curato la produzione), ecco il trailer officiale dello spettacolo:
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