Dopo il successo della passata stagione teatrale di KINKY BOOTS, TOC TOC e A BRONX TALE, il Teatro Nuovo di Milano riapre le porte della stagione 2019/2020 con una nuova produzione: L’ESORCISTA.

Titolo celebre dovuto alla famosissima trasposizione cinematografica del 1973 “The Exorcist” diretto da William Friedkind. Il film subì molte critiche e fu anche soggetto a censura, ma nonostante ciò segnò una svolta del cinema horror diventando un vero e proprio cult. Il film è tratto dall’omonimo romanzo di William Peter Blatty, che scrisse il libro ispirandosi ad un caso di esorcismo realmente accaduto nel Maryland nel 1950. Lo stesso Blatty, in seguito, scrisse la sceneggiatura del film, per il quale vinse l’oscar nel 1974.

L’adattamento teatrale lo si deve invece alla mano di John Pielmeier (Agnese di Dio), che nel 2008 espresse il suo interesse, nel voler adattare a opera teatrale il romanzo di William Peter Blatty. Nel 2012 al Gil Gates Theater a Los Angeles, l’opera debuttò in prima mondiale.

Nel 2019 – 2020 la commedia sarà rappresentata in diversi teatri internazionali ed europei.

L’Italia e La Francia non resteranno illese, con una versione italiana e francese prodotta da Lorenzo Vitali, già produttore di diversi musical di successo quali: Kinky Boots, Spamalot, Jersey Boys per l’Italia e We Will Rock You, Fame, La Famille Addams per la Francia.

Lo spettacolo debutterà, in prima nazionale al Teatro Nuovo di Milano il 18 Ottobre 2019.

Successivamente andrà in scena al Teatro Olimpico di Roma, al Teatro Nuovo di Verona e al Teatro Alfieri di Torino.

L’esorcista nell’immaginario collettivo ha rappresentato un punto di svolta rispetto alla narrazione dell’horror. È diventato un archetipo di paura. Affondando le proprie radici nelle paure umane. Dal libro al film e ora al testo teatrale che verrà messo in scena, gli elementi che hanno agitato le coscienze e i sonni di migliaia di persone sono ancora presenti. Vivi.

L’opera è incentrata su Regan, una giovane ragazza soggetta alla possessione demoniaca.

Quando la medicina non riesce a fornire risposte agli strani sintomi della giovane Regan, Chris sua madre, disperata, si rivolge a un prete per chiedere aiuto. Ma prima che padre Damien Karras possa affrontare ciò che ha di fronte, deve superare un problema enorme che riguarda la sua fede in Dio e le sue convinzioni, poiché questa è una lotta per qualcosa di molto più importante dell’anima di una ragazza. E’ qualcosa che mette in relazione noi con le nostre paure più profonde, i nostri segreti inconfessabili, nascosti in fondo agli altri e a noi stessi. Una battaglia fino all’ultimo respiro con i demoni che vogliono la nostra vita. L’esorcista, la prova di fede più agghiacciante ed estrema prende vita sul palco. Trasformando le inquietanti battaglie del bene contro il male, della fede contro il dubbio e dell’ego contro l’ethos in un’esperienza unicamente teatrale, tanto sofisticata quanto emotivamente coinvolgente.

La regia della versione italiana è di Alberto Ferrari.

Nella sua carriera Ferrari ha sempre lavorato sia in ambito cinematografico, come regista e come sceneggiatore, firmando diversi film per il grande schermo, sia in ambito teatrale lavorando con i maggiori esponenti del Teatro italiano odierno.

“Oltre agli effetti speciali, alla musica, alle luci, ai suoni, alle proiezioni, alla scenografia multipla, cinematografica quello che verrà realmente messo in scena sarà la natura umana” ha dichiarato il regista “Quella natura umana messa in scena ed esibita. Qui, messa a nudo, indifesa e piena di tremori.”

Ad avere questo compito sarà il cast formato da 8 bravissimi attori. Le vesti di Padre Merrin saranno interpretate da Gianni Garko, sarà Claudia Campolongo a vestire i panni di Regan MacNail, mentre il ruolo della madre Chris MacNail verrà interpretato da Viola Graziosi. Padre Karras è stato affidato all’attore Andrea Carli. Infine, il ruolo del regista Burke Dennings verrà portato in scena da Jerry Mastrodomenico. Completano il cast Massimiliano Lotti (Dottor Klein – Vescovo), Michele Radice (Dottor Strong) e Simone De Rose (Padre Joe).

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