Camping è una miniserie statunitense dell’emittente premium HBO. Si tratta di un adattamento americano dell’omonima serie britannica creata da Julia Davis. In Italia, entrambi gli show tv sono pressappoco sconosciuti, dire che la versione “remake” USA è stata sviluppata da Lena Dunham e Jenni Konner, autrici della bellissima serie “al femminile” Girls.  

Composto da 8 episodio di durata di circa mezz’ora ciascuno, come si evince dal titolo, Camping è un prodotto seriale ambientato in un campeggio. Delle coppie di amici si ritrovano a festeggiare il compleanno di Walt. La coppia protagonista (composta da Kathryn -Jennifer Gardner e, Walt,  David Tennant) è in profonda crisi da quando Kathryn ha avuto un intervento chirurgico. Di carattere irascibile, autoritario e maniaca dell’organizzazione, la donna entra in crisi quando al campeggio arriva anche uno degli amici di Walt con la sua “non invitata” nuova fidanzata, la pazza e imprevedibile Jandice.

La serie ha un tono di commedia e offre una variante alla classica situazione di “camping”, tipica del panorama audiovisivo americano. Grottesca, imprevedibile e stramba, punta tutto su sketch e situazioni al limite del paradosso per mettere in scena personaggi frustrati, annoiati e alienati. Il campeggio è il pretesto per metterli in situazioni di eccesso (uso di droghe, sesso libero, etc). La comicità di fondo è “non-sense” con personaggi secondari senza senso e con situazioni incomprensibili che allungano la narrazione. Quindi c’è un humor demenziale che poco si addice alla costruzione, drammatica, dei personaggi. Poche risate e nel suo complesso, Camping, offre momenti comici non azzeccati.

In realtà non è stata concepita come una minisiere, ma lo show non ha ricevuto tanto successo e perciò non è stato rinnovato dall’emittente.  Infatti, complessivamente, Camping è una serie deludente con personaggio poco credibili e con gag noiose e ripetute costantemente. Inoltre, per essere una comedy, presenta pochi spunti comici e si ride pochissimo. Troppo focalizzata sugli eccessi e su personaggi lontani dalla realtà, la serie non è in grado di creare empatia e né tantomeno simpatia. A livello di contenuti è molto povera e sembra voler raccontare una generazione di adulti in modo grossolano, infarcendola di elementi politicaly correct. Intrecci inverosimili e con personaggi sviluppati in modo approssimativo e superficiale. Il nucleo è composto da veri idioti che vengono messi di fronte alla loro esistenza insoddisfacente e alienata. Il campeggio è il pretesto per metterli di fronte alla loro misera vita ma tutto ciò viene sviluppato attraverso gag soporifere e stereotipate che provocano noia e non invogliano ad andare avanti nella narrazione. Un’occasione mancata visto il cast attoriale della serie.

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