Franco Zeffirelli, il cui opulento set di scenografie e lo stile registico sostenne film d’opera, epopea religiosa e storie d’amore shakespeariane, è morto. Si è spento a 96 anni.

La leggenda italiana, nominata per un Academy Award per aver diretto la sua versione innovativa di Romeo e Giulietta (1968), è morta sabato nella sua residenza a Roma “senza sofferenza”, ha raccontato il figlio Pippo

Tra le sue opere più note, ricordiamo, oltre a Romeo e Giulietta, La Bisbetica domata (1967), Amleto (1990).

Le sue epopee religiose erano tradizionali e benedette dal Vaticano. Nel 1972, ha diretto fratello sole,  sorella luna, sulla vita di San Francesco d’Assisi, e cinque anni dopo ha diretto la miniserie internazionale Gesù di Nazareth (con Hussey che interpreta la Vergine Maria).

Ha ricevuto cinque David di Donatello nel corso della sua carriera.

Era nato a Firenze, in Toscana, il 12 febbraio 1923, il prodotto di una relazione che sua madre aveva avuto con un venditore di tessuti. Sua madre voleva che il suo cognome fosse Zeffiretti – dopo il titolo di un’aria nell’opera di Mozart Idomeneo , la parola significa “piccole brezze” – ma un errore nella trascrizione lo fece diventare, Zeffirelli. Sua madre mori’ quando aveva solo 6 anni.

Dopo aver studiato architettura all’Accademia di Belle Arti di Firenze, Zeffirelli, dopo aver visto Henry V (1944) di Laurence Olivier , decide di intraprendere la carriera teatrale. Ha vinto consensi come attore, fu paragonato come il Montgomery Clift italiano.

Nel 1945, Zeffirelli inizia a lavorare come scenografo al Teatro della Pergola di Firenze. Mentre era lì, incontrò il regista Luchino Visconti, che sarebbe diventato il suo mentore e comunicò a Zeffirelli la sua passione per l’opera.

Per gran parte degli anni ’50 e ’60, Zeffirelli si concentrò sul teatro e sull’opera, disegnando costumi, scenografie e occupandosi della regia. Ha diretto una vasta gamma di produzioni da Shakespeare a Tennessee Williams. Le sue opere ornate sono state in gran parte popolari successi nei luoghi più importanti d’Europa: l’Old Vic, il National e la Comédie-Francaise.

Nel 1970, su richiesta del Papa, Zeffirelli organizzò “Missa solemnis” in onore del 200 ° anniversario della nascita di Beethoven.

Si spegne uno dei massimi rappresentanti del Cinema Italiano a livello internazionale. Addio ad una leggenda. 

Fonte: Hollywood Reporter 

 

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