Il Leone d’oro alla carriera della 76. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (28 agosto – 7 settembre 2019) è stato attribuito alla grande attrice inglese Julie Andrews, protagonista – tra i suoi numerosi successi internazionali – di classici amati in tutto il mondo quali Mary Poppins (1964), Tutti insieme appassionatamente (1965) e Victor Victoria (1982).
La decisione è stata presa dal Cda della Biennale di Venezia presieduto da Paolo Baratta, che ha fatto propria la proposta del Direttore della Mostra Alberto Barbera.
Julie Andrews, nell’accettare la proposta, ha dichiarato: “Sono molto onorata di essere stata scelta per il Leone d’oro alla carriera. La Mostra del Cinema di Venezia è da lungo tempo considerata uno dei più stimati festival internazionali. Ringrazio La Biennale per questo riconoscimento del mio lavoro, e sono impaziente di arrivare in quella meravigliosa città a settembre per un’occasione così speciale”.
A proposito di questo premio, Alberto Barbera ha dichiarato: “Affermatasi sin da giovanissima sulle scene del music hall londinese e, in seguito, a Broadway grazie alle sue doti canore e interpretative fuori del comune, Julie Andrews deve allo straordinario successo del suo primo film hollywoodiano, Mary Poppins, il conferimento dello statuto di star di prima grandezza, immediatamente bissato da un altro memorabile film, Tutti insieme appassionatamente, per lungo tempo ai primi posti dei film più visti della storia del cinema. I due ruoli la proiettano nell’empireo delle dive internazionali, facendone il personaggio iconico adorato da intere generazioni di spettatori, senza tuttavia esaurire l’ampiezza e la portata della sua carriera artistica. Al di là del fatto che sia possibile una diversa lettura dell’immagine generata dai suoi due film più famosi – sottolineando la valenza trasgressiva dei personaggi della governante piuttosto che il loro apparente conservatorismo – va ricordato come la stessa Andrews abbia significativamente contribuito ad evitare il rischio di rimanere imprigionata nel ruolo di icona del cinema famigliare, scegliendo di cimentarsi in ruoli di volta in volta drammatici, apertamente provocatori o intrisi di graffiante ironia. È il caso, per esempio, di Tempo di guerra, tempo d’amore, di Arthur Hiller, e dei numerosi film diretti dal marito Blake Edwards, con il quale diede vita a un sodalizio artistico tra i più profondi e duraturi, che ricordiamo come uno stupendo esempio di fedeltà umana e professionale a un affascinate progetto estetico capace di prevalere sull’esito commerciale dei singoli film. Il Leone d’oro è il riconoscimento doveroso di una carriera straordinaria che ha saputo ammirevolmente conciliare il successo popolare e le ambizioni artistiche senza mai scendere a facili compromessi”.
Note biografiche
Julie Andrews è da oltre mezzo secolo un’amatissima stella del teatro, del cinema e della televisione. Era già una leggenda a Broadway quando ha debuttato al cinema con Mary Poppins nel 1964. La sua iconica interpretazione nel ruolo della magica governante le è valsa un Oscar®, un Golden Globe e un premio BAFTA. L’anno successivo ha ricevuto una seconda candidatura all’Oscar® e un altro Golden Globe per l’indimenticabile interpretazione di Maria Von Trapp in Tutti insieme appassionatamente. Ha poi ricevuto la sua terza candidatura all’Oscar® e ha vinto un altro Golden Globe per il suo doppio ruolo in Victor Victoria (1982).
Oggi, il pubblico giovane conosce meglio Julie Andrews nel ruolo della regina che insegna alla nipote adolescente a diventare una principessa nei film di successo Pretty Princess e nel suo seguito Principe azzurro cercasi.
Ha prestato recentemente la sua voce alla creatura marina Kharaten nel campione d’incassi Aquaman (2018). E’ stata anche la voce della Regina Lillian nella serie di film Shrek 2, Shrek Terzo e Shrek e vissero felici e contenti, e la voce della madre di Gru nella serie di film Cattivissimo Me e dei Minions. Julie Andrews è nata e cresciuta in Inghilterra, dove conosce i primi successi all’età di dodici anni come giovane cantante dalla voce eccezionale, esibendosi a teatro e alla radio. Ancora adolescente attraversa l’Atlantico per approdare a Broadway, dove nel 1953 debutta nel musical The Boy Friend.
Nel 1956 interpreta il ruolo di Eliza Doolittle a Broadway per il musical My Fair Lady di Alan Jay Lerner e Frederick Loewe, che diventa subito un classico. Nel 1961, Julie è la Regina Ginevra nel musical Camelot di Lerner e Loewe.
Nel 1964 è chiamata a Hollywood per interpretare la parte della magica governante in Mary Poppins, film per il quale vince l’Oscar come migliore attrice.
Lo stesso anno, come protagonista insieme a James Garner, interpreta Tempo di guerra, tempo d’amore, per il quale viene nominata al Premio BAFTA come migliore attrice protagonista. Questa affilata commedia romantico/pacifista, ambientata a Londra durante la seconda guerra mondiale, è considerata dalla Andrews il suo film favorito, un giudizio condiviso dal coprotagonista James Garner.
L’anno successivo interpreta Maria von Trapp nel celebre Tutti insieme appassionatamente.
Nel 1966, Julie Andrews è protagonista di Hawaii, il secondo più alto incasso statunitense dell’anno. Sempre nel 1966, è protagonista insieme a Paul Newman ne Il sipario strappato di Alfred Hitchcock. L’anno successivo interpreta il personaggio del titolo in Millie, per il quale riceve una nomination ai Golden Globe. All’epoca, Millie e Il sipario strappato sono stati rispettivamente il più grande e il secondo più grande successo nella storia dell’Universal Pictures.
Successivamente appare in Un giorno… di prima mattina (1968), film biografico su Gertrude Lawrence, e al fianco di Rock Hudson in Operazione crepes suzette (1970), diretta da Blake Edwards. Julie Andrews e Blake Edwards si sposano poco dopo, e per i successivi 25 anni realizzano insieme una lunga serie di film, tra cui Il seme del tamarindo (1974), 10 (1979), S.O.B. (1981), Così è la vita (1986) e nel 1982 Victor Victoria.
Julie Andrews ha inoltre ricevuto molti riconoscimenti per la sua attività in televisione, a partire dall’interpretazione nel 1957 come protagonista del musical Cinderella di Rodgers ed Hammerstein, e diversi anni più tardi del varietà musicale The Julie Andrews Hour. Inoltre, ha partecipato a diversi programmi speciali, tre dei quali realizzati con l’amica Carol Burnett, e un altro con John Denver e Placido Domingo, intitolato The Sounds of Christmas. Fra i film per la televisione, One Special Night con James Garner, Eloise at the Plaza ed Eloise at Christmastime.
Affermata autrice di best-seller (Mandy, The Last of the Really Great Whangdoodles), Julie Andrews unisce il suo talento a quello della figlia Emma Walton Hamilton nel 2003 per creare la collana The Julie Andrews Collection. A oggi hanno pubblicato più di trenta volumi. La loro attuale serie di libri dal titolo The Very Fairy Princess, è diventata la n. 1 nella lista dei best seller per ragazzi del “New York Times”, come altre serie successive.
La biografia di Julie Andrews, Home – A Memoir of My Early Years, è stata pubblicata nell’aprile del 2008 ed è pure approdata subito in testa alle classifiche di bestseller del “New York Times”. La seconda puntata della sua biografia, Home Work, è prevista per ottobre e copre la vita di Julie dal 1963 fino alla fine degli anni ’80.
Altri progetti creati e/o scritti da Julie Andrews e da sua figlia sono stati o sono in corso di produzione per la televisione, il cinema e il teatro. Fra questi, una nuova serie televisiva recentemente lanciata in tutto il mondo da Netflix dal titolo Julie’s Greenroom, co-creata, scritta e prodotta dall’accoppiata madre/figlia con la Jim Henson Company.
Julie Andrews chiude il cerchio completando suo versatile lavoro come regista di musical. Ha diretto uno straordinario revival di My Fair Lady (il musical nel quale Julie è stata la protagonista Eliza Doolittle nella produzione originale a Broadway del 1956) al Sydney Opera House, con successo di critica e un incasso da record. Il musical è stato successivamente in tournée in Australia con un grande successo di pubblico.
In anni recenti, Julie ha diretto un adattamento musicale del suo libro per bambini (scritto insieme a Emma) dal titolo The Great American Musical, oltre a due produzioni per il teatro di The Boy Friend (del quale Julie è stata protagonista nella produzione a Broadway nel 1953).
Julie si dedica ad alcune cause benefiche fra le quali Operation USA, che ha aiutato a fondare insieme allo scomparso marito con il quale è stata sposata per 41 anni, il celebre regista e sceneggiatore Blake Edwards. Julie fa parte del Consiglio di Amministrazione della Foundation for Hereditary Disease, sostenitrice di Americans for the Arts, ed entusiasta componente del Consiglio di Amministrazione della Los Angeles Philharmonic.
Dal 1992 al 2006 Julie Andrews è stata Ambasciatrice per le Nazione Unite del Fondo di Sviluppo per le Donne (UNIFEM).
Nel 2000, Sua Maestà la Regina Elisabetta II l’ha insignita del titolo di Dame Commander of the British Empire. Oltre all’Oscar, Julie Andrews ha vinto, fra i molti riconoscimenti, diversi premi Emmy e Golden Globe, un BAFTA e un Grammy,. Nel 2001 è diventata Kennedy Center Honoree e nel 2011 è stata celebrata con il premio SAG alla Carriera.
Insieme a Blake ha cresciuto cinque figli e, per sua grande gioia, dieci nipoti e tre pronipoti.
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