Al via la sesta edizione di CiakPolska, inaugurata dall’anteprima di Cold War: a Roma il meglio del cinema polacco di oggi e 10 capolavori del passato, da Polanski e Kieslowski

Torna il CiakPolska Film Festival, che dal 1° al 7 dicembre porta nella capitale il meglio del cinema polacco di oggi e di ieri, permettendo al grande pubblico di scoprire una delle più dinamiche e apprezzate cinematografie europee, con tutti i film a ingresso gratuito e in versione originale sottotitolata. La manifestazione, giunta alla sesta edizione e promossa dall’Istituto Polacco di Roma, sarà inaugurata il 1° dicembre con la proiezione in anteprima alle 21.30 alla Casa del Cinema di Cold War di Paweł Pawlikowski, struggente storia d’amore ambientata nel dopoguerra che ha conquistato il premio per la miglior regia all’ultimo Festival di Cannes e cinque candidature all’European Film Awards. 

In programma sempre alla Casa del Cinema, fino al 3 dicembre, sfileranno alcuni dei titoli più premiati dell’anno, tra cui la commedia nera Mug di Małgorzata Szumowska, Orso d’Argento al Festival di Berlino, La riconciliazione di Maciej Sobieszczanski (ospite del festival), dedicato a un capitolo poco conosciuto della storia polacca del dopoguerra e premiato al Festival di Locarno, nonché documentari come Over the Limit, inchiesta controversa sul doping di stato in Russia. Vincitore del Festival di Gdynia, in cartellone c’è anche Astro del ciel di Piotr Domalewski, capace di trasformare una riunione di famiglia a Natale in una spiazzante riflessione sull’emigrazione, così come Tra le parole della regista Urszula Antoniak, anche lei ospite del festival: il giovane protagonista, emigrato in Germania e perfettamente integrato, vede scombinarsi la vita dall’arrivo di un padre trasandato e bohémien.

Dal 4 al 7 dicembre il festival si sposta poi al Cinema Trevi, dove per festeggiare il centenario della Polonia saranno in calendario dieci classici della storia del cinema polacco, dieci capolavori firmati da alcuni dei più grandi maestri del cinema mondiale e proiettati rigorosamente in pellicola 35mm: da Il coltello nell’acqua, che nel 1962 fece scoprire il talento di Roman Polanski, a Il caso di Krzysztof Kieslowski, da La terra della grande promessa di Andrzej Wajda a La struttura del cristallo di Krzysztof Zanussi, che venerdì 7 dicembre alle ore 21.00 sarà presente in sala per introdurre la proiezione al pubblico. L’apertura del ciclo sarà affidata invece martedì 4 dicembre a Come essere amata di Wojciech Jerzy Has, preceduto alle 19.00 da un incontro con Michał Chaciński, Małgorzata Furdal e Roberto Turigliatto.

Un evento organizzato da Istituto Polacco di Roma e Corto Italia Cinema
Cofinanziato da Polish Film Institute
In collaborazione con Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, Casa del Cinema, Zètema Progetto Cultura


PROGRAMMA COMPLETO

NUOVO CINEMA POLACCO
Casa del Cinema – Largo Marcello Mastroianni 1, Roma

SABATO 1 DICEMBRE
Ore 17.00 
Cortometraggi dello Studio Munk:
Io e mio padre (Ja i mój tata), 30’, PL 2017, Aleksander Pietrzak
I più bei fuochi d’artificio ever (Najpiękniejsze fajerwerki ever), 28’, PL 2017, Aleksandra Terpińska
60 kili di nulla (60 kilo niczego), 27’, PL 2017, Piotr Domalewski
Ospite Aleksandra Terpińska

Ore 19.00 
La riconciliazione (Zgoda)
83’, PL 2016, di Maciej Sobieszczański
Slesia, 1945. Sul sito dell’ex campo nazista di Auschwitz Birkenau i servizi di sicurezza comunisti creano un campo di lavoro per tedeschi, slesiani e polacchi. Nel tentativo di salvare Anna, la ragazza polacca che ama, Franek va a lavorare nel campo in cui è imprigionata. Non sa però che il suo amico tedesco Erwin, anch’egli prigioniero, è innamorato di Anna da anni…
Ospite Maciej Sobieszczański

Ore 21.30 
Cold War (Zimna Wojna)
94’, PL, FR, GB 2018, di Paweł Pawlikowski
Un’appassionata storia d’amore tra un uomo e una donna che si incontrano nella Polonia del dopoguerra. Provenendo da ambienti diversi e avendo temperamenti opposti, il loro rapporto è complicato, eppure sono fatalmente destinati ad appartenersi. Miglior regia al festival di Cannes 2018

DOMENICA 2 DICEMBRE
Ore 16.00 
Tra le parole (Pomiędzy słowami)
87’, PL, D 2017, di Urszula Antoniak
Michael e il suo capo e migliore amico Franz si muovono a proprio agio nei ristoranti, bar e locali di Berlino. Tra loro non sembra esserci alcuna differenza. Eppure Michael, emigrato dalla Polonia diversi anni prima dopo la morte della madre, cerca ancora di perfezionare il suo accento. La sua vita viene messa a soqquadro quando un trasandato bohémien polacco si presenta alla sua porta affermando di essere suo padre…
Ospite Urszula Antoniak

Ore 18.30
Mug (Twarz)
88’, PL, 2017, di Małgorzata Szumowska
Jacek ama l’heavy metal, il suo cane e la sua ragazza. Lavora nel cantiere di quella che dovrebbe diventare la statua più alta di Gesù nel mondo, ma un terribile incidente al lavoro gli sfigura completamente il viso e gli stravolge la vita. Una corrosiva commedia nera, vincitrice dell’Orso d’Argento al Festival di Berlino 2018.
Ospiti Malgorzata Szumowska e il protagonista Mateusz Kościukiewicz

Ore 20.50 
Volteggio (Wolta) 14’, PL 2017, di Monika Kotecka e Karolina Poryzała
a seguire
Astro del ciel (Silent Night/Cicha noc)
97’, PL 2017, di Piotr Domalewski
Adam torna a casa dal suo lavoro in Olanda per Natale, ritrovando i genitori, i fratelli e i cugini, che sembrano essere bloccati nell’ambiente scoraggiante della Polonia rurale. Lui, dal canto suo, vuole lasciare il paese per sempre e iniziare una nuova vita insieme alla sua fidanzata incinta. Ma come accade in ogni parte del mondo, il tempo delle vacanze evoca i demoni del passato…

LUNEDÌ 3 DICEMBRE
Ore 18.00 
Legàmi (Więzi)
18’, PL 2016, Zofia Kowalewska
a seguire
Over the Limit
74’, PL 2017, di Marta Prus
Un documentario che mostra come lo straordinario metodo russo di preparazione degli atleti si basi in realtà su un’estrema coercizione fisica e mentale. Protagonista è la famosa ginnasta Margarita Mamun in un momento cruciale della sua carriera: in procinto di ritirarsi, ha un ultimo obiettivo da raggiungere, quello dell’oro olimpico. 

Ore 20.00 
Il migliore (Najlepszy)
104’, PL 2017, Łukasz Pałkowski
Un film avvincente che racconta la vita di Jerzy Górski, che, dopo un passato di dipendenza dalle droghe, è arrivato in fondo alla “corsa della morte” (un’ultramaratona di 100 miglia nella Sierra Nevada in California) e ha battuto il record del mondo ai mondiali di triathlon del 1990.

CINETECA CLASSIC
Cinema Trevi – Vicolo del Puttarello, 25, Roma

MARTEDÌ 4 DICEMBRE
Ore 17.00 
Salto
100’, PL 1965, di Tadeusz Konwicki
Un uomo dall’aria misteriosa giunge in una cittadina dove dice di aver trascorso il periodo dell’occupazione. L’enigmatico forestiero prima dichiara di chiamarsi Kowalski, poi Malinowski, rendendo difficile stabilire la sua identità, e inizia a raccontare agli abitanti della cittadina delle storie inverosimili sulla propria vita… Un racconto allegorico di abbagliante bellezza che sfata molti miti legati alla guerra.

Ore 19.00 
Incontro con Michał Chaciński, Małgorzata Furdal, Roberto Turigliatto
a seguire 
Come essere amata (Jak być kochaną)
97’, PL 1962, di Wojciech Jerzy Has
Durante un volo per Parigi, una delle passeggere ricorda i tempi dell’occupazione nazista, quando era una giovane attrice innamorata del collega che nascondeva in casa dai nazisti. Pur spingendosi fino a essere sospettata di collaborazionismo, la donna non riuscirà a far ricambiare il suo amore dall’uomo che ha protetto. Dal regista del leggendario Il Manoscritto trovato a Saragozza, un film frammentario e suggestivo, con una straordinaria interpretazione della protagonista Barbara Krafftówna.

MERCOLEDÌ 5 DICEMBRE
Ore 17.00 
Eroica
78’, PL 1958, di Andrzej Munk
Uno dei principali capolavori della “scuola polacca”, un’originale resa dei conti con la mitologizzazione del periodo bellico. La prima parte narra di Dzidziuś, un bighellone di Varsavia che si trova casualmente coinvolto nell’insurrezione del 1944 e compie un atto eroico, anche se perfettamente inutile. Nella seconda parte viene mostrata per la prima volta la vita degli ufficiali polacchi in un campo tedesco: la fuga di un tenente assume per i commilitoni i contorni di una leggenda, ma pochi sanno che in realtà l’uomo è rimasto sempre all’interno del campo, nascosto in un condotto di ventilazione.

Ore 19.00
Il treno della notte (Pociąg)
93’, PL 1959 di Jerzy Kawalerowicz
Jerzy e Marta s’incontrano per caso in un treno e tra i due si stabilisce lentamente un legame molto profondo. Il comportamento brusco e anticonvenzionale di Marta affascina Jerzy, che osservandola dimentica i propri problemi… Kawalerowicz compone un ritratto “in pillole” della società dell’epoca, ma anche uno studio psicologico di due personaggi memorabili.

Ore 20.45 
Il coltello nell’acqua (Noż w wodzie)
101’, PL 1961, di Roman Polański
Il debutto di Roman Polański in un film a soggetto e il suo unico lungometraggio girato in patria. La prima, nel marzo 1962, suscitò in patria le reazioni estremamente negative della critica e l’ira di Władysław Gomułka, allora segretario del partito comunista polacco. Il film fu accusato di cosmopolitismo e di glorificazione dello stile di vita consumista, ma finì per essere il primo in Polonia a ricevere una candidatura all’Oscar, lanciando la straordinaria carriera internazionale del regista.

GIOVEDÌ 6 DICEMBRE
Ore 17.30 
La terra della grande promessa (Ziemia obiecana)
174’, PL 1974, di Andrzej Wajda
Un epico affresco dei conflitti che alla fine del XIX secolo si sviluppano nella città industriale e capitalista di Łódź, visti attraverso le vicende che legano le carriere di tre industriali. I tre, a prezzo della rinuncia ai loro ideali giovanili, accetteranno le spietate regole della lotta per la ricchezza e faranno fortuna. Uno dei film più celebri di Wajda, tratto dal romanzo del premio Nobel Władysław Reymont e candidato all’Oscar.

Ore 21.00
Il caso (Przypadek)
112’, PL 1981, di Krzysztof Kieślowski
A partire da un evento del tutto casuale, la vita del giovane Witek è raccontata in tre varianti diverse: attivista di partito, oppositore del regime, medico indifferente alla politica. Film chiave dell’opera di Kieślowski e della sua inesausta riflessione sul destino e sul conflitto tra dimensione pubblica e privata.

VENERDÌ 7 DICEMBRE
Ore 17.00 
Il sale della terra nera (Sól ziemi czarnej)
98’, PL 1969 di Kazimierz Kutz
Poetica ballata incentrata sui drammatici avvenimenti legati alla II Rivolta Slesiana dell’agosto 1920, il film narra le vicende familiari di un vecchio minatore e dei suoi figli, che combattono affinché la loro terra sia riconosciuta come polacca. Il film non ricostruisce lo svolgimento della rivolta, ma ne riproduce l’atmosfera e traccia un ritratto collettivo del popolo slesiano.

Ore 19.00 
Attori di provincia (Aktorzy prowincjonalni)
108’, PL 1978 di Agnieszka Holland
Una delle opere più conosciute del cosiddetto “cinema dell’inquietudine morale”, che raccontava la stanchezza della Polonia comunista e il bisogno disperato di cambiamento, annunciando l’esplosione di Solidarność nel 1980. Per Agnieszka Holland, già assistente di Zanussi e Wajda, fu un film difficile da realizzare per motivi politici, ma segnò una svolta nella sua carriera, venendo anche premiato a Cannes. 

Ore 21.00 
Incontro con Krzysztof Zanussi – modera Gianluca Arnone
a seguire 
La struttura del cristallo (Struktura kryształu)
74’, PL 1969 di Krzysztof Zanussi
Il giovane fisico Jan fa il meteorologo, mentre il suo collega Marek sta facendo una brillante carriera universitaria. Marek va a trovare Jan per spingerlo a tornare nella capitale e ricominciare il lavoro di ricerca scientifica, ma lo scontro fra i due diventa quello fra due visioni diverse sul senso della vita. Zanussi illustra il conflitto tra pragmatismo razionale e un modello di vita umanistico in un film che è una riflessione morale sulle scelte di vita.

 

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