The First è una serie tv di Hulu creata da Beau WIllimon (ex showrunner di House of Cards) e composta da 8 episodi di circa 45 minuti ciascuno.
La serie racconta della preparazione alla prima missione su Marte da parte di un’agenzia parallela alla NASA (la VISTA) che dopo il fallimentare primo tentativo, si appresta a far sì che tutto vada per il verso giusto. The First si concentra principalmente sulle dinamiche famigliari di alcuni dei membri del gruppo e tratta del viaggio verso Marte come un percorso pionieristico all’avanguardia. La meraviglia della scoperta e della possibilità di intraprendere un primo cammino verso l’esplorazione planetaria. La conquista del pianeta rosso visto come il superamento del limite umano e la possibilità di realizzare sogni unici al di là del proprio mondo natio. Gli esseri umani hanno nel sangue il viaggio e la scoperta e da secoli guardano verso le stelle. Ebbene, The First racconta molto bene tutto ciò, alternando momenti di macro-cosmo (la voglia di intraprendere un cammino extra-pianeta Terra) a quelli di micro (il rapporto del protagonista con la figlia).
Ambientata in un futuro prossimo (2030 circa), si tenta in tutti i modi di intraprendere la prima missione su Marte. Il nostro pianeta è afflitto da sovrappopolamento e da problemi climatici e perciò Liz Ingram, CEO di Vista e geniale pioniere, cerca in tutti i modi di completare, con successo, la prima missione. Tom Hagerty (Sean Penn), il capitano della missione, è il protagonista assoluto di questa serie. Il suo rapporto conflittuale con la figlia tossicodipendente è uno dei più esplorati dallo show. Il conflitto tra i due è derivato da un trauma del passato che ha portato Denise ad abusare di droghe. Il cuore pulsante di tale conflitto viene mostrato puntata dopo puntata ed arriva al un culmine molto intenso e drammatico. Questa relazione intima e personale, a cui si alternano anche quelle del resto della squadra, si alterna all’onirica visione “all’ultima frontiera” dell’esplorazione spaziale di Marte. Il sacrificio e la potenzialità di una missione con un viaggio di sola andata verso l’ignoto è il fulcro di tutto.
Dal punto di vista narrativo, la serie è molto spezzettata e non presenta bene la linea cronologica dei fatti. Seppur lineare e con pochi flashback, ha una costruzione per macro-scene che, in montaggio, vengono rappresentate con una dissolvenza in nero come a voler mettere un punto di conclusione. Le sequenze spaziali sono costruite in maniera onirica e visionaria. Flare e chiari/scuri con navicelle avanguardistiche e immagini spettacolari della Terra. Ciò che colpisce maggiormente in The First è la costruzione dei personaggi personali ben strutturati dal punto di vista del background. Forti, risoluti, carismatici che però hanno problemi personali e che, nonostante i loro dilemmi, riescono a rimanere integri e focalizzati verso il loro scopo.
Complessivamente, The First è una serie drammatica che racconta una storia intensa, drammatica e che tratta di problemi morali e utilizza lo spazio per raccontare delle metafore sull’umanità. Il superamento dei limiti e la volontà di spingersi verso la conoscenza al di là dei rischi. Proponendo un futuro prossimo ricco di tecnologia con realtà aumentata e comandi vocali, alterna momenti dall’atmosfera onirica con un microcosmo intimo e personale. Un contesto realistico che mette in evidenza tante sfaccettature di una reale ipotetica missione su Marte.
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