ARRIVEDERCI SAIGON
Il film di Wilma Labate accolto con entusiasmo a Venezia 75
In tutta Italia dal 31 ottobre
preceduto da una settimana di anteprime in Toscana, dove tutto ha avuto inizio
Arrivederci Saigon, il documentario diretto da Wilma Labate accolto con entusiasmo alla 75esima Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia, arriva in sala il 31 ottobre distribuito da Cinecittà Luce, preceduto da una settimana di anteprime in Toscana che toccheranno Firenze, Piombino, Prato e Pisa.
Tutte le anteprime saranno accompagnate dalla regista Wilma Labate e dalle protagoniste (“Le Stars”) che si sono ritrovate assieme a Venezia esattamente 50 anni dopo la loro avventura in Vietnam.
Arrivederci Saigon è l’incredibile storia de “Le Stars” (Viviana Tacchella, Rossella Canaccini, Daniela Santerini e Franca Deni), la giovanissima band italiana che dalla provincia toscana viene spedita inaspettatamente in Vietnam, a suonare nella base militare americana.
Sono giovanissime con la voglia di successo e di lasciare la provincia industriale dove vivono, così diversa dalla famose colline del Chianti: vengono dalle acciaierie di Piombino, dal porto di Livorno e dalle fabbriche Piaggio di Pontedera. È la provincia rossa delle case del popolo e del PCI e uscire da quella provincia è il loro sogno. Siamo nel ’68 e ogni sogno sembra possibile. Ricevono un’offerta che non possono rifiutare: una tournée in estremo oriente, Manila, Hong Kong, Singapore… Armate di strumenti musicali e voglia di cantare, partono sognando il successo ma si ritrovano in guerra, e la guerra è quella vera del Vietnam…
Dopo cinquant’anni “Le Stars” raccontano la loro avventura vissuta per tre mesi nelle basi sperdute nella giungla, tra i soldati americani e la musica soul.
“È il 1968 e mentre in Italia i giovani occupano le scuole, rinnegano l’autorità di una famiglia patriarcale, rivoluzionano i costumi governati dalla chiesa e decidono di essere soggetti politici – racconta la regista – cinque ragazzine della provincia toscana imparano il Soul insieme ai soldati afroamericani in Vietnam.
Ancora un altro ’68, tra i tanti, a distanza di cinquant’anni. La sfida è quella di raccontare la Storia con lo sguardo delle protagoniste poco più che adolescenti, riaprendo un capitolo tra i più conflittuali del Novecento con la memoria e la leggerezza di una esperienza incredibile che ha segnato per sempre la loro vita
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