Becco Giallo pubblica un bellissimo libro dedicato ad uno dei cineasti più geniali e particolari della Storia del Cinema. Il regista che meglio di tutti è riuscito a rappresentare la mente umana, attraverso sogni, perversioni, alterazioni e distorsioni. Il filmmaker in questione è, ovviamente, il visionario David Lynch.
Matteo Marino, già autore dei due Dizionari delle serie tv cult e fondatore del sito internet Davidlynch.it, scrive I Segreti di David Lynch, un volume esaustivo, ricco di approfondimenti e scritto in modo semplice, comprensibile e che “mette in ordine” le opere, spesso asincrone, del Maestro, rendendo digeribili anche i film definiti “inguardabili”. Il plauso maggiore va all’esposizione “da fan”, che fa trasparire tutto l’amore verso l’artista e che, attraverso le curate analisi, incuriosisce il lettore mettendolo di fronte a varie rivelazioni e riflessioni. In particolare, mette ordine e luce tra le opere più disfunzionali e atemporali, incentivando il lettore a riprendere in mano le pellicole e rivalutarle; a dare una seconda opportunità a quei lungometraggi che alla prima visione lo avevano disturbato e avevano “leso” la sua mente per la troppa discontinuità narrativa.
I Segreti di David Lynch, oltre che scritto benissimo, acquisisce maggior spessore grazie anche alle illustrazioni di Elisa 2B che rafforzano la “visione trascendentale” del libro.
Il volume si sofferma su tre film più una serie tv (possiamo chiamarla così, ma Lynch la considera un film lungo 18 ore): Strade Perdute, Mulholland Drive, INLAND EMPIRE e Twin Peaks – Il Ritorno. Quattro saggi più o meno brevi che spiegano curiosità sulle opere attraverso studi approfonditi che spaziano dall’analisi del linguaggio cinematografico a quello psicologico, fino ad arrivare al livello trascendentale-religioso. Capisaldi della filmografia lynchiana e assoluti capolavori dell’esplorazione della mente umana. Il Delirio (Strade Perdute), il Sogno (Mulholland Drive), lo Schermo della Mente (INLAND EMPIRE). Riflessioni espresse in modo accademico con la passione da fan che invogliano ad addentrarci nel linguaggio onirico e allegorico di Lynch. In particolare, il libro analizza e cerca di fornire un’indagine completa sulle pellicole, mettendo in ordine e cercando di dare un senso fisico o metafisico ai film. Fornire le chiavi di lettura giuste per interpretare le intricate trame dell’artista per dare senso e spessore alle opere e per renderle comprensibili alla massa. L’elogio maggiore va nella bravura con cui viene trattato INLAND EMPIRE, l’opera più “incomprensibile” e “indigeribile” di Lynch, in quanto pregno di elementi multiformi e astrusi. La sua prospettiva interpretativa fa amare (e riscoprire) il film anche ai non fan, grazie ad una delineazione accessibile e chiara della narrativa. Un’opera controversa, amata-odiata, che viene rafforzata dalla prospettiva enunciata nel volume, che fornisce quel senso logico necessario per formare un’interpretazione razionale e “assimilare” i concetti ermeneutici della pellicola.
Il libro di Matteo Marino è anche il primo libro a trattare del revival di Twin Peaks, uscito l’anno passato a distanza di quasi trent’anni dall’ultima messa in onda. Una serie sequel che riprende i nodi narrativi lasciati in sospeso e che espande la mitologia dietro l’opera seriale. L’autore si sofferma sulle parti più intricate e dibattute dando multiple interpretazioni e fornendo spiegazioni riguardo elementi ostici ed enigmatici. Una serie dalla bellezza visiva unica e rara ma che spesso racchiude significati allegorici e misteriosi. Marino scegli di soffermarsi su un’interpretazione logica e coerente ma non disdegna di snocciolare, in modo sintetico, anche le altre, in modo da lasciare al lettore l’arduo compito di crearsi una propria idea logica sull’epico finale. Infatti, per certi versi, Twin Peaks – Il Ritorno è la summa del linguaggio espressivo e artistico di Lynch e racchiude tutti gli elementi che l’hanno reso unico. La serie presenta tutte le sue sfaccettature e racchiude tutti gli archetipi lynchiani che l’artista ha sviluppato e approfondito lungo tutta la sua carriera.
Per concludere, I Segreti di David Lynch è un volume unico e imperdibile per tutti i fan del Regista della Mente, ma non solo! È un volume perfetto per appassionati di cinema o per studiosi in erba del grande cineasta in quanto il libro decostruisce e ricostruisce il linguaggio del filmmaker in modo chiaro, limpido ed esaustivo. Spaziando attraverso numerose chiavi di lettura, delinea gli elementi cardine del suo linguaggio e arriva ad enunciare i topos della sua produzione artistica. Un libro che va oltre l’accademico e il cinefilo in quanto pedagogico e che, per certi aspetti, non è il classico libro su un grande della Storia del Cinema. I Segreti di David Lynch. tra buddismo tibetano, meditazione trascendentale, teorie junghiane e il Libro tibetano dei morti, ci apre le porte ad un nuovo modo di riflettere, guardare e connetterci con il mondo e con gli altri. Un arricchimento mentale che nutre il corpo e che ci fa trascendere oltre lo sguardo omologato e la banalità dello stile narrativo odierno.
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