L’11 agosto del 2014 se ne andava uno dei più grandi comici del mondo: Robin Williams. Il leggendario attore comico è entrato nei cuori di milioni di persone che, grazie al suo umorismo, hanno riso costantemente, decadi dopo decadi.
Nella mente di Robin Williams (Come Inside my mind) è un documentario della HBO, diretto da Marina Zenovich e presentato in anteprima al Sundance Film Festival 2018. Si tratta di un racconto intimo, divertente e focalizzato ad esplorare la sua mente brillante, sempre “operativa”. Il lungometraggio racconta la sua vita partendo dalla sua infanzia a Detroit, i suoi primi “Stand-up Comedy” fino ad arrivare ai suoi ultimi giorni di vita. Dalla Julliard School al boom della sitcom Mork & Mindy. Dal teatro e dai cabaret con le sue memorabili performance di stand-uo fino alla consacrazione definitiva nel panorama cinematografico con Good Morning Vietnam (1987). Da quel momento in poi, Williams ha recitato in numerosi cult, vincendo il premio Oscar come attore non protagonista nel 1997 con Will Hunting – Genio Ribelle.
Il documentario racconta, in maniera cronologica, la vita di Williams e si sofferma anche suoi momenti più oscuri come l’abuso di droghe, all’inizio della sua carriera con l’amico comico John Beluschi (morto di overdose a 33 anni) fino all’alcolismo dell’ultima decade della sua vita. Tale racconto viene guidato dai suoi amici più cari: il suo manager, Pam Dawber (la Mindy della sitcom), Billy Cristal, la sua ex prima moglie Valerie Velardi, il figlio Zachary e molti altri. Queste interviste sono alternate a fotografie, riprese di repertorio degli spettacoli e video privati, ma ciò che guida il racconto è un’intera intervista ad un Williams che non si vede mai e che ci guida all’interno della sua mente. La narrazione è scandita da una lunga voce fuori campo di Williams che racconta a ritroso la sua vita. Interviste inedite, montante come se fossero un unicum, che raccontano le genesi della sua comicità. Un processo creativo dovuto ad un formidabile cervello, sempre in movimento, e che improvvisava sempre sul set. Anche nei momenti di pausa.
Il titolo della pellicola viene da uno dei famosi monologhi di William “Cosa c’è nella mia testa”, riproposto più volte nel corso della sua carriera. Nella mente di Robin Williams è un documentario che esplora l’uomo prima del genio e racconta la nascita dei suoi famosi sketch; le sue amicizie e il suo essere “sempre attivo” e pronto a far ridere la gente con le sue battute. Un film interessante, divertente e che ci mostra una figura geniale che però è sempre stata fragile e sola. Sempre maschera, anche nella vita reale, ha divertito il mondo ma non è mai riuscito a trovare un equilibrio tra la sua voglia di comicità e il suo essere. Robin Williams, attraverso le sue numerose interpretazioni cult, rimane un grandissimo attore, un genio che grazie alle sue performance ci ha divertito per anni e perciò, ognuno di noi, è in debito con lui in quanto “portato di felicità”. Una persona generosa e fragile che metteva in prima linea i bisogni della gente. Un film assolutamente da guardare per ridere, un’ultima volta, con Robin Williams.
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