ARRIVEDERCI SAIGON

con Viviana Tacchella, Rossella Canaccini, Daniela Santerini e Franca Deni

nel ruolo di se stesse, ovvero LE STARS

Arrivederci Saigon diretto da Wilma Labate sarà presentato alla prossima 75esima Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia, in Selezione Ufficiale, nella nuova sezione non competitiva Sconfini.

È l’incredibile storia delle Stars, la giovanissima band italiana che dalla provincia toscana viene spedita inaspettatamente in Vietnam, a suonare nella base militare americana.

Sono giovanissime con la voglia di successo e di lasciare la provincia industriale dove vivono, così diversa dalla famose colline del Chianti: vengono dalle acciaierie di Piombino, dal porto di Livorno e dalle fabbriche Piaggio di Pontedera. È la provincia rossa delle case del popolo e del PCI e uscire da quella provincia è il loro sogno.

Siamo nel ’68 e ogni sogno sembra possibile. Ricevono un’offerta che non possono rifiutare: una tournée in estremo oriente, Manila, Hong Kong, Singapore…

Armate di strumenti musicali e voglia di cantare, partono sognando il successo ma si ritrovano in guerra, e la guerra è quella vera del Vietnam…

Dopo cinquant’anni “Le Stars” raccontano la loro avventura vissuta per tre mesi nelle basi sperdute nella giungla, tra i soldati americani e la musica soul.

È il 1968 e mentre in Italia i giovani occupano le scuole, rinnegano l’autorità di una famiglia patriarcale, rivoluzionano i costumi governati dalla chiesa e decidono di essere soggetti politici – racconta la regista – cinque ragazzine della provincia toscana imparano il Soul insieme ai soldati afroamericani in Vietnam.

Ancora un altro ’68, tra i tanti, a distanza di cinquant’anni. La sfida è quella di raccontare la Storia con lo sguardo delle protagoniste poco più che adolescenti, riaprendo un capitolo tra i più conflittuali del Novecento con la memoria e la leggerezza di una esperienza incredibile che ha segnato per sempre la loro vita”.

La regista: fra un film e l’altro Wilma Labate gira molti documentari, da Genova 2001 alla Palestina, agli anarchici odierni alla fatica del lavoro, convinta che il documentario sia una forma espressiva autentica e necessaria. Tra gli ultimi lavori “Raccontare Venezia”, “Le navi dei veleni” e “Qualcosa di noi”, storia dell’incontro tra una prostituta e un gruppo di giovani aspiranti scrittori. Tra i lungometraggi ricordiamo “La mia generazione”, un viaggio da sud a nord di un furgone blindato con a bordo un capitano dei carabinieri e un detenuto politico.  “Domenica” che racconta Napoli attraverso gli occhi di una bambina dal futuro incerto e un poliziotto gravemente malato. “signorinaEffe” che racconta la storia d’amore fra un’impiegata e un operaio della Fiat durante i 35 giorni di lotta fuori ai cancelli della fabbrica nel 1980.

Arrivederci Saigon è scritto e diretto da Wilma Labate, Il soggetto è di Wilma Labate e Giampaolo Simi, la fotografia di Daniele Ciprì, il montaggio di Mario Marrone, il suono di Gianfranco Tortora, il produttore artistico Gianluca Arcopinto, è prodotto da Emanuele NespecaGabriele Trama. Il film è prodotto da Solaria FilmTraLab con Rai Cinema in collaborazione con AAMOD – Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico | RAI COM – Teche Rai.

Sarà distribuito da Cinecittà Luce. La distribuzione internazionale è RAI COM.

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