Di fronte al mare la felicità è un’idea semplice.
(da “Chourmo il cuore di Marsiglia”, Jean Claude Izzo)
Per chi è appassionato di romanzi noir o per chi semplicemente vuole ascoltare una bella storia che fonde letteratura, cronaca e viaggio tra le strade e nel porto di Marsiglia, allora questo film fa veramente al caso suo.
Jean Claude Izzo-Mediterraneo Noir è, infatti, non solo un omaggio a uno degli scrittori contemporanei francesi (ma di origine italiana) più noti, ma un vero e proprio racconto, quasi un’indagine inedita in cui però il mistero principale è il seguente: chi era veramente Jean Claude Izzo?
Non esiste una risposta precisa a questo quesito soprattutto perché è veramente difficile condensare in un’ora circa la vita e le opere di questo singolare giornalista, poeta e romanziere che ha ispirato, e tutt’ora ispira, un’intera generazione di noiristi (da Massimo Carlotto a Valerio Varesi, tutti intervistati per l’occasione). Ed è lo stessa cosa che deve aver pensato il regista Paolo Borracetti, autore di questo documentario nato in una maniera alquanto bizzarra.
“Il film nasce per volontà di Silvia Rota, responsabile maketing di Diageo, azienda distributrice di alcolici tra cui il famoso whiskey Lagavulin (citato spesso nei romanzi di Izzo, ndA). L’azienda aveva bisogno di rilanciare il marchio ed essendo Silvia appassionata di noir si è rivolta alla nostra casa di produzione (3D produzioni) pensando che questo fosse un soggetto perfetto per un documentario; quindi si può dire che il film è nato attorno a un bicchiere di whiskey!”
E, in effetti, l’alcol è quasi un co-protagonista della pellicola, quasi sempre versato in un bicchiere accanto a Fortunato Cerlino, voce narrante del film, mentre legge passi tratti dai romanzi e dai racconti dello scrittore marsigliese.
L’attore di Gomorra è il vero protagonista della pellicola, nei panni di un individuo (una possibile trasposizione vivente del personaggio di Fabio Montale) che si aggira per Marsiglia in cerca dell’eredità di Izzo, facendo sia da voice over sia da guida per lo spettatore.
E non ci poteva essere scelta più azzeccata: l’impostazione data dall’attore napoletano conferisce al film un sapore particolare, sembra veramente di essere immersi in un vero e proprio noir in cui rimane la curiosità d sapere come va a finire l’indagine.
L’attore ha, inoltre, mandato un videomessaggio prima della proiezione presso il cinema Lumière di Bologna in cui ha descritto il suo incontro con il regista e con lo stesso Izzo, dal momento che lui stesso non aveva mai letto un romanzo dell’autore prima. E quindi anche per lui la possibilità di prendere parte al progetto è stato un modo per riscoprire la figura di Izzo scoprendo così il mondo di Marsiglia, una città così lontana eppure così vicina alle nostre: multiculturale, complessa, ricca di volti con tratti somatici diversi e con problemi che erano già molto attuali a inizio degli anni 90 quando uscivano i primi romanzi di Izzo e che ora risuonano come più urgenti che mai.
Il racconto si snoda attorno a 4 capitoli (il Mare, Marsiglia, l’Alcol la Musica e l’Epilogo finale) introdotti da altrettante citazioni ai romanzi dello scrittore, una pratica che ricalca esattamente quella dei romanzi dove ogni capitolo è introdotto da una citazione. In ogni capitolo viene sviscerato un tema fondamentale per capire la poetica dello scrittore, contornato da altrettante letture fatte da Cerlino e da interviste a famigliari, amici, critici e giornalisti che hanno avuto a che fare con le sue opere.
“il materiale era tanto, averemmo voluto aggiungere molte più cose ma in un’ora non era possibile, oltretutto avevamo poco tempo il che ha portato a una realizzazione del film in tempi fulminanti, insoliti per una produzione del genere che richiede molto più tempo” afferma il regista.
Il risultato finale, tuttavia non è certamente da buttare: Jean Claude Izzo-Mediterraneo Noir è un’opera che, esattamente come i romanzi dello scrittore, rilascia molta gioia di vivere, e lo fa con i suoi tempi.
Il paesaggio di Marsiglia e le musiche di Gianmaria Testa riescono a creare un’atmosfera unica e ad appassionare per quanto riguarda le opere di Izzo, proprio perché si avverte, nelle sue parole e nelle musiche ispirate da esse, la realtà che è attorno a noi, quella realtà tipica (e comune) dei popoli del Mediterraneo, già ai tempi di Izzo metafora di un mondo dove la vita e la morte si mescolano continuamente (e inesorabilmente) tra loro.
L’opera di Paolo Borracetti, dunque, non è solo la scoperta di un grande autore, ma un documento necessario per capire anche il mondo attuale.
Per chi si fosse perso l’anteprima al Biografilm Festival: Jean Claude Izzo-Mediterraneo Noir verrà trasmesso sul canale Sky Arte HD il prossimo 20 giugno alle ore 20:25. Un’occasione unica per scoprire un grande autore e per fare un viaggio tra i vivaci quartieri di Marsiglia. In compagnia di un buon whiskey ovviamente!
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