Al Biografilm Festival 2018 arriva un film cinefilo molto atteso su un gigante del Cinema, Orson Wells. Il leggendario cineasta statunitense viene argomentato in un lungo video-saggio dal documentarista irlandese, Mark Cousins, autore dell’opera seminale, The Story of Film.
The eyes of Orson Wells è un lungometraggio passato recentemente al Festival del Cinema di Cannes, dove è stato accolto in maniera tiepida. Si tratta di un dialogo personale, intimo tra il regista e lo stesso Wells. Conversazione riflessiva e postuma che mette in evidenza quanto sia cambiato il modo di fare il cinema al giorno d’oggi. Un confronto focalizzato nel svelare il personaggio e l’influenza che ha avuto la pittura nelle sue opere. Il tutto per far emergere il suo tratto, la sua visione, la sua concezione e il suo modus operandi nella creazione di un’opera. La pellicola nasce su una riflessione di Cousins, cosa avrebbe fatto il regista al giorno d’oggi con internet? Chissà che opere avrebbe realizzato con le potenzialità immense del digitale? Da questo spunto, a ritroso, si riscopre la figura, intraprendendo un viaggio visivo all’interno dei suoi bozzetti privati.
Come già accennato, si tratta di un vero e proprio saggio: c’è l’introduzione, lo svolgimento e ci sono le conclusioni. Una piccola tesi intenta ad omaggiare una grande figura cinematografica, attraverso una prospettiva inedita e poco nota: la pittura. Attraverso la produzione artistica pittorica di Wells, Cousins inizia a tratteggiare l’uomo e l’artista dietro alle seminali opere cinematografiche. Grazie all’accesso dell’archivio e al contributo della figlia di Orson Wells, Beatrice, viene costruito il percorso artistico del Maestro, soffermandosi principalmente su opere meno note come F for Fake, Mr. Arkadin e Macbeth.
Si tratta di un progetto filmico interessante e cinefilo. Una riflessione esaustiva e argomentata con semplicità e chiarezza. Un viaggio all’interno del mondo di Orson Wells filtrato dai suoi disegni che, indirettamente (o direttamente), hanno influenzato in maniera evidente la sua produzione filmica. Forme, colori e prospettive che prendono spunto dall’arte visiva per eccellenza e che fanno emergere la grande visionarietà del regista di Quarto Potere.
The eyes of Orson Wells è un lungometraggio documentaristico ben fatto, maturo, ordinato ed esaustivo. Narrato in maniera cronologica e con un’ibridazione narrativa tra passato e presente (E tra immagini di repertorio e immagini riprese nell’odierno), propone uno sguardo completo sul maestro, considerato uno dei più grandi cineasti della Storia del Cinema. Il pregio della pellicola è che, nonostante sia un racconto intimo, “narrato ad alta voce”, attraverso una struttura saggistica, ricopre tutta la carriera di Wells mettendo in luce numerosi aspetti della sua produzione, scandendo, tematica dopo tematica, una conversazione postuma atta ad intrattenere ed informare sia un pubblico cinefilo che uno principiante, incuriosito dalla figura di Orson Wells.
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